9. Condotta dei Romani in oriente.
Ai Romani non importava nulla di immischiarsi negli affari d'oriente più di quello che già lo erano. Ciò è dimostrato specialmente dalla circostanza, che il senato disdegnò di cogliere l'occasione presentatasi in quel tempo di ridurre pacificamente il regno egizio sotto l'immediata signoria romana.
La discendenza legittima di Tolomeo, figlio di Lago, si spense quando, dopo la morte di Tolomeo Sotero II, Latiro, re Alessandro II, figlio di Alessandro I, messo sul trono da Silla, pochi giorni dopo la sua assunzione al trono fu ammazzato in una sollevazione della capitale (673 = 81).
Questo Alessandro nel suo testamento[2] aveva costituita erede la repubblica romana. Veramente l'autenticità di questo documento fu contestata, ma il senato lo riconobbe, incassando in base al medesimo le somme depositate in Tiro per conto del defunto re. Tuttavia lasciò che due figli del re Latiro, notoriamente illegittimi, prendessero possesso in via di fatto, l'uno, Tolomeo XI, detto il novello Bacco o il suonatore di flauto (Auleta), dell'Egitto, l'altro, Tolomeo il Cipriota, di Cipro; veramente essi non furono riconosciuti dal senato, ma questo non fece loro nemmeno una esplicita richiesta di restituzione dei regni. La ragione per cui il senato lasciò che durasse questo stato ambiguo di cose e non si decise a rinunciare in modo obbligatorio all'Egitto ed a Cipro, era senza dubbio l'importante tributo che questi re, che regnavano quasi per grazia, pagavano sempre, per conservarsela, ai capi della consorteria in Roma.
Ma la ragione di rinunciare assolutamente a questa ricca preda si deve cercare altrove. L'Egitto, per la sua speciale posizione e per la sua organizzazione finanziaria, dava ad un qualsiasi luogotenente che ivi comandasse una potenza finanziaria e marittima e in generale una tale forza indipendente, che assolutamente non confaceva col governo sospettoso e fiacco dell'oligarchia; partendo da questo punto di vista si faceva cosa assennata rinunciando all'immediato possesso del paese bagnato dal Nilo.