3. Preparativi di Antioco contro Roma.
Antioco approfittò naturalmente dell'inattesa calma per consolidare nell'interno i rapporti coi vicini, prima d'iniziare la guerra, nella quale egli era tanto più disposto ad impegnarsi, quanto più il nemico sembrava volerla evitare.
Secondo la promessa fatta, diede allora (561=193) sua figlia Cleopatra in moglie al giovane re d'Egitto. Si volle, in seguito, sostenere dagli Egiziani che egli promettesse contemporaneamente a suo genero la restituzione delle province che gli erano state tolte, ma probabilmente a torto, poichè esse continuarono a far parte del regno siriaco.[3]
Egli offrì ad Eumene, il quale nell'anno 557=197 era succeduto nel trono di Pergamo a suo padre Attalo, la restituzione delle città toltegli e nello stesso tempo una delle sue figlie in moglie, quando volesse staccarsi dalla lega romana.
Così maritò un'altra figlia con Ariarate re della Cappadocia, trasse dalla sua, con doni, i Galati, e sottomise colla forza delle armi i sempre ribelli Pisidi, nonchè altre piccole popolazioni.
Ai Bizantini furono concessi estesi privilegi; in quanto alle città dell'Asia minore il re dichiarò di voler concedere l'indipendenza alle antiche città libere, come Rodi e Cizico, e per le altre di limitarsi ad un semplice formale riconoscimento della sua sovranità, e fece anche comprendere di essere disposto a sottomettersi all'arbitraggio dei Rodioti.
Nella Grecia europea poteva fare assegnamento sopra gli Etoli, e sperare di far riprendere le armi a Filippo.
Un piano d'Annibale a tale proposito ottenne la sanzione reale; Antioco doveva mettere a disposizione di Annibale una flotta di 100 vele ed un esercito di 10.000 fanti e mille cavalieri colla mira di promuovere prima una terza guerra punica in Cartagine, poi una seconda guerra annibalica in Italia; da Tiro si spedirono emissari a Cartagine per preparare il terreno ad una sollevazione. Si sperava finalmente nei successi dell'insurrezione spagnuola, la quale, all'atto della partenza di Annibale da Cartagine, era in pieno sviluppo.