27.Orazioni ed epistole.
Contemporaneamente alla letteratura storica e, in certo modo, come appendice di essa, nacque la letteratura oratoria ed epistolare.
E anche questo genere di letteratura cominciò da Catone, giacchè i Romani, fino a lui, non possedevano che alcune orazioni funebri in massima parte tratte dagli archivi di famiglia, come per esempio quella che il vecchio Quinto Fabio, l'avversario di Annibale, recitò sulla tomba di suo figlio morto nel fior degli anni.
Catone, giunto alla vecchiaia, scelse e ordinò, tra le innumerevoli orazioni che aveva recitato durante la sua lunga e attiva vita pubblica, quelle che gli sembrarono storicamente importanti, e, fattone come una specie di memoriale politico, le pubblicò parte nella sua opera storica, parte, a quanto sembra, in forma di supplementi staccati. Di lui ci è pervenuta anche una raccolta di lettere.