12.
LA DISUGUAGLIANZA MONDIALE DEI PATRIMONI NEL XXI SECOLO
Fin qui abbiamo adottato, per quanto concerne la dinamica delle disuguaglianze, un punto di vista rigidamente nazionale. Abbiamo sì ricordato, a più riprese, il ruolo fondamentale svolto dagli attivi esteri nel Regno Unito e in Francia nel XIX secolo e durante la belle époque, ma il fatto non può bastare, poiché il problema degli investimenti internazionali si pone in primo luogo per il futuro. Per cui è venuto il momento di studiare quale sia oggi la dinamica della disuguaglianza dei patrimoni a livello mondiale e quali siano le principali forze in gioco. Le forze della globalizzazione finanziaria non rischieranno forse di portare, nel secolo che si è appena aperto, a una concentrazione del capitale ancora superiore a quella osservata in passato, a meno che una simile trasformazione non sia già in corso?
Cominceremo a studiare il problema ponendoci al livello delle ricchezze individuali (la quota del capitale mondiale detenuta dai miliardari indicati nelle classifiche delle riviste specializzate continuerà a crescere illimitatamente nel XXI secolo?), dopodiché ponendoci al livello delle disuguaglianze tra paese e paese (i paesi oggi più ricchi finiranno per essere conquistati dai paesi produttori di petrolio, o dalla Cina, o dai loro stessi miliardari?). In primo luogo, però, riteniamo necessario presentare, nella nostra analisi complessiva dei fenomeni, una forza fin qui trascurata e invece destinata a svolgere, secondo noi, un ruolo essenziale: la disuguaglianza dei rendimenti da capitale.