Flusso fiscale e flusso economico
A proposito delle traiettorie presentate nel grafico 11.1 vanno ancora precisati alcuni punti. In primo luogo, è essenziale includere nel flusso successorio anche le donazioni – le trasmissioni di patrimonio fatte dalle persone in vita, a volte alcuni anni prima della morte, a volte in tempi più ravvicinati –, poiché, in Francia (come peraltro in tutte le società), si tratta di una forma di trasmissione in vigore da almeno due secoli. Inoltre, l’idea di donazione, in rapporto a quella di successione, è molto cambiata nel corso del tempo, e il fatto di non includere le donazioni nell’analisi rischierebbe di sminuire la portata dell’analisi stessa e dei raffronti spaziali e temporali. Per nostra fortuna, le donazioni, in Francia, sono state registrate in modo abbastanza rigoroso (anche se risultano leggermente sottostimate), cosa che non è avvenuta negli altri paesi.
In secondo luogo, e soprattutto, la ricchezza delle fonti storiche francesi ci consente di calcolare il flusso successorio in due modi diversi, partendo da dati e metodi del tutto indipendenti gli uni dagli altri. Il che ci porta, per un verso, a constatare la notevole coerenza tra le due traiettorie rappresentate nel grafico 11.1 (traiettorie che abbiamo scelto di chiamare “flusso fiscale” e “flusso economico”), circostanza di per sé rassicurante e che dimostra la robustezza dei fatti storici messi in luce. Ciò ci permette, d’altro canto, di scomporre e analizzare in modo migliore, a partire dalle due traiettorie, le differenti forze in gioco.3
In generale, per stimare l’annualità successoria in un dato paese si può procedere in due modi. Si può muovere direttamente dal flusso di successioni e donazioni osservato (per esempio muovendo dai dati fiscali: è quello che chiamiamo qui “flusso fiscale”) oppure si può muovere dallo stock di capitale privato e calcolare il flusso teorico di trasmissione patrimoniale che, secondo logica, ha luogo in un dato anno (è quello che chiamiamo qui “flusso economico”). Ciascuno dei due metodi ha i suoi pro e i suoi contro. Il primo è più diretto, però i dati fiscali di molti paesi sono spesso troppo incompleti perché risulti soddisfacente. In Francia, come abbiamo già notato nel capitolo precedente, il sistema di registrazione delle successioni e delle donazioni è stato eccezionalmente precoce (risale alla Rivoluzione) ed è molto esteso (riguarda per principio tutti i tipi di trasmissione, comprese quelle non tassate o poco tassate, sia pure con qualche eccezione), per cui si può definire un metodo fiscale praticabile. Tuttavia, per dar conto di certe piccole trasmissioni (relativamente poco importanti), che sfuggono all’obbligo della dichiarazione, i dati fiscali di cui disponiamo necessitano di una correzione: a essi va cioè aggiunta una stima delle trasmissioni in forma di attività esenti da diritti di successione, come i contratti di assicurazione sulla vita, che sono molto aumentati dopo gli anni settanta-ottanta (e che equivalgono oggi a quasi un sesto del totale dei patrimoni francesi).
Il secondo metodo, quello del “flusso economico”, ha il vantaggio di fondarsi su dati non fiscali, e di offrire perciò una visione più completa delle trasmissioni patrimoniali, indipendente, in particolare, dalle vicissitudini della politica fiscale e dalle strategie di elusione dell’imposta nei diversi paesi. L’ideale sarebbe poter applicare entrambi i metodi per uno stesso paese. Mal che vada, si può interpretare il divario tra le due traiettorie indicate nel grafico 11.1 (si noterà che il flusso economico è sempre un po’ più elevato del flusso fiscale) come una stima dell’evasione fiscale o delle lacune del sistema di registrazione delle trasmissioni. Ben che vada, si può motivare il divario con altre ragioni, in particolare quella delle molte inesattezze dei differenti dati disponibili o quella dell’insufficienza del metodo impiegato. Per certi sottoperiodi, infatti, la disparità è tutt’altro che trascurabile. Le traiettorie d’insieme osservate sul lungo periodo, quelle che ci interessano di più nell’ambito della nostra ricerca, sono comunque perfettamente coerenti con ciascuno dei due metodi.