Questa breve ma importante nota intitolata Die Ichspaltung im Abwehrvorgang è datata 2 gennaio 1938, e, come alcuni altri scritti composti nello stesso anno, è rimasta incompleta; fu pubblicata postuma nella “Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse-Imago”, vol. 25(3-4), pp. 241-44 (1940), e fu quindi riprodotta in Gesammelte Werke, vol. 17 (1941), pp. 59-62. In essa Freud riprende in esame un problema che aveva trattato nel suo studio su L’organizzazione genitale infantile (1923).
Là, in OSF, vol. 9, egli aveva analizzato l’atto di rinnegamento, o disconoscimento (Verleugnung) con cui il bambino non vuole accettare ciò che i sensi gli attestano per quanto riguarda la mancanza del pene nella bambina. Poiché tuttavia, con una parte di sé il bambino non può ignorare tale attestazione dei sensi, Freud sottolinea qui come si operi in lui una scissione dell’Io (Ichspaltung) che ha particolare importanza per la produzione della perversione feticistica: la nota si rifà dunque anche al breve studio sul Feticismo del 1927.
L’argomento della scissione dell’Io ha tuttavia una portata più generale. E lo stesso Freud, che già vi aveva accennato nello scritto su Nevrosi e psicosi (1923), ibid., lo riprenderà nelle ultime pagine del cap. 8 del Compendio di psicoanalisi.
La traduzione italiana è di Lisa Baruffi.