Questo lavoro fu pubblicato col titolo Über neurotische Erkrankungstypen nel marzo 1912 in “Zentralblatt für Psychoanalyse”, vol. 2 (6), pp. 297-302; ed è stato poi riprodotto in Sammlung kleiner Schriften zur Neurosenlehre, vol. 3 (Vienna 1913), pp. 306-13, in Gesammelte Schriften, vol. 5 (1924), pp. 400-08, e in Gesammelte Werke, vol. 8 (1943), pp. 322-30. Traduzione di Ezio Luserna.
Dopo l’abbandono della teoria dei traumi psichici quali cause determinanti delle psiconevrosi, ha preso rilievo nel pensiero di Freud il concetto delle cause predisponenti alla nevrosi. Egli ne tratta nella parte finale dei Tre saggi sulla teoria sessuale (in OSF, vol. 4). Il problema delle cause scatenanti è appena accennato alla fine della conferenza tenuta nel dicembre 1904 sulla Psicoterapia, dove è detto che cause della nevrosi sono la privazione sessuale e la rimozione (ibid.). Nel presente scritto è espresso lo stesso concetto, ma la rimozione è ricondotta a una privazione od ostacolo interno che Freud chiama frustrazione (Versagung) con un vocabolo il cui impiego è derivato da Jung; la frustrazione comprende pertanto gli ostacoli esterni e interni che si frappongono al soddisfacimento e generano la nevrosi. In Dalla storia di una nevrosi infantile (Caso clinico dell’uomo dei lupi), scritto nel 1914 e pubblicato nel 1918 (vedi OSF, vol. 7), Freud afferma di aver omesso qui un’altra specie di frustrazione suscettibile di produrre la nevrosi, la frustrazione narcisistica.
Nello scritto su Alcuni tipi di carattere tratti dal lavoro psicoanalitico del 1916 (in OSF, vol. 8) Freud cerca di risolvere la situazione paradossale della nevrosi prodotta non in seguito a frustrazione, ma dopo un successo lungamente agognato e conseguito.