Vienna IX, Berggasse 19, 29 gennaio 1926
Uomo indimenticabile, quali fatiche e sofferenze deve aver patito per potersi innalzare a simili vertici di umanità!
Molti anni prima che ci vedessimo, La stimavo come artista e apostolo dell’amore fra gli uomini. Anch’io sono stato un assertore dell’amore umano, non per motivi sentimentali o per un’esigenza ideale, ma per ragioni più sobrie, economiche, perché – data l’organizzazione delle nostre pulsioni e del mondo che ci circonda – sono stato costretto ad asserire che l’amore è indispensabile alla conservazione della specie umana più o meno come la tecnica.
Quando poi finalmente La conobbi di persona, fui sorpreso di scoprire che Ella sa stimare così altamente il vigore e l’energia e che ha incorporato profondamente in sé tanta forza di volontà.
Possa il prossimo decennio procurarLe solo soddisfazioni.
Con grande affetto
Suo Sigm. Freud, aetat. 70