Sándor Ferenczi (1873-1934) di Budapest, fu uno dei più affezionati seguaci di Freud. Si era accostato a lui, che visitò per la prima volta a Vienna il 2 febbraio 1908, dopo qualche anno di perplessità. Ma divenne subito non solo un fedelissimo sul piano scientifico, ma un caro amico di famiglia, tanto che prese l’abitudine di trascorrere le vacanze (perlopiù in Trentino o nell’attuale Alto Adige) con la famiglia di Freud. Accompagnò lo stesso Freud in America nel 1909, e poi in un viaggio in Sicilia nel 1910, e in Dalmazia nel 1912. Fece parte del Comitato ristretto costituito nel 1913, su iniziativa di Jones, per arginare i vari movimenti di dissidenza di quel periodo, e cercò di diffondere la psicoanalisi anche nel proprio paese. All’inizio questa impresa appariva ardua, e una sua conferenza a Budapest sulla psicoanalisi nel febbraio 1911 ebbe una pessima accoglienza. Solo nel maggio 1913 riuscì a fondare una minuscola Società psicoanalitica di Budapest aderente alla Società psicoanalitica internazionale.
Il libro a cui Freud dedicò la presente prefazione – Lélekelemzés értekezések a pszichoanalisis köréböl, irta Dr. Ferenczi Sándor (ed. Dick Manó, Budapest 1909) – aveva lo scopo di esporre, in lingua ungherese, per facilitarne la diffusione, i princìpi della psicoanalisi. Ne furono pubblicate una 2a e una 3a edizione negli anni successivi.
La prefazione di Freud fu pubblicata per la prima volta in tedesco in Gesammelte Schriften, vol. 11 (1928), p. 241 e fu poi inserita in Gesammelte Werke, vol. 7 (1941), p. 469. La presente traduzione italiana è di Ada Cinato.
Soltanto sul finire della sua vita Ferenczi, gravemente ammalato, si staccò alquanto dal pensiero di Freud.