Il 6 dicembre 1907, due giorni dopo la seduta della Società psicologica del Mercoledì in cui era stata discussa la relazione di Isidor Sadger sulla personalità dello scrittore svizzero Conrad Ferdinand Meyer, e cinque giorni prima della seduta nella quale fu presentata la relazione di Max Graf sulla Metodologia della psicologia dei poeti, discussa con un intervento di Freud il quale enunciò alcune ipotesi sui fattori personali della vita di Jensen che potevano aver influito sulla sua produzione – (vedi sopra l’Avvertenza editoriale per Il delirio e i sogni nella “Gradiva” di Wilhelm Jensen) – Freud tenne nella sede della casa editrice di Hugo Heller questa conferenza, dal titolo Der Dichter und das Phantasieren.
Della conferenza fu dato il giorno successivo un accurato resoconto nel giornale viennese “Die Zeit”. Il testo integrale fu pubblicato in una rivista letteraria di Berlino, la “Neue Revue”, vol. 1 (10), 716-24 (marzo 1908). Esso è stato incluso nella Sammlung kleiner Schriften zur Neurosenlehre, vol. 2 (Vienna 1909) pp. 197-206, in Gesammelte Schriften, vol. 10 (1924) pp. 229-39, nella raccolta di scritti di Freud Psychoanalytische Studien an Werken der Dichtung und Kunst (Vienna 1924) pp. 3-14, e in Gesammelte Werke, vol. 7 (1941) pp. 213-23. È stato pubblicato la prima volta in italiano in: C. L. Musatti, Freud (L’Arco, Firenze 1949). Il testo qui presentato segue, salvo qualche variazione suggerita da criteri di uniformità, la stessa traduzione di Musatti.
In questo lavoro sono analizzati i rapporti esistenti tra giuoco, fantasticheria e creazione poetica. Su tali rapporti Freud ritornerà nel 1911 nello scritto Precisazioni sui due principi dell’accadere psichico, dove è anche discusso il problema della relazione tra attività artistica e delirio allucinatorio.