Sono brevi prefazioni alle opere di tre distinti autori, pubblicate nel 1913.
La prima di esse (Geleitwort zu “Die psychoanalytische Methode” von Dr. Oskar Pfister) accompagna il succitato libro di Pfister (“Il metodo psicoanalitico”), pubblicato come primo volume della collana “Pädagogium” dell’editore Klinkhardt (Lipsia e Berlino 1913). Lo stesso editore ha pubblicato una seconda e terza edizione del libro con la prefazione di Freud, rispettivamente nel 1921 e nel 1924.
La seconda prefazione (Geleitwort zu “Der Unrat in Sitte, Brauch, Glauben und Gewohnheitsrecht der Völker” von John Gregory Bourke) accompagna la traduzione tedesca succitata (“L’immondo nel costume, nell’uso, nella credenza e nel diritto consuetudinario dei popoli”) condotta da F. S. Krauss e H. Ihm (Ethnologischer Verlag, Lipsia 1913) sull’opera di Bourke, Scatologic Rites of All Nations (Lowdermilk, Washington 1891).
La terza prefazione (Vorwort zu “Die psychischen Störungen der männlichen Potenz” von Dr. Maxim. Steiner) accompagna il succitato libro di Steiner (“I disturbi psichici della potenza virile”) (Lipsia e Vienna 1913).
Queste prefazioni sono state riprodotte in Gesammelte Schriften, vol. 11 (1928), rispettivamente a pp. 244-46, 249-51 e 247, in Gesammelte Werke, vol. 10 (1946), rispettivamente a pp. 448-50, 453-55 e 451. Inoltre la prima in Schriften zur Neurosenlehre und zur psychoanalytischen Technik (1913-1926) (Vienna 1931), pp. 315-18, e le altre due in Kleine Schriften zur Sexualtheorie und zur Traumlehre (Vienna 1931), rispettivamente a pp. 242-45 e a p. 239. Le presenti traduzioni sono di Anna Maria Marietti.
Nella prefazione al libro di Pfister, Freud affronta il problema dell’azione preventiva che l’attività educativa può esercitare contro il futuro sviluppo di disturbi nevrotici. Nel presentare l’opera di Pfister, che era pastore protestante ed educatore, ma non medico, Freud considera anche brevemente, dando una risposta positiva, il problema se sia opportuno che una attività psicoanalitica venga esercitata anche da non medici: problema che svilupperà nel 1926 in modo esauriente ed estremamente brillante nello scritto Il problema dell’analisi condotta da non medici, in OSF, vol. 10.
L’opera di Bourke, segnalata da Jones a Freud, fu su iniziativa dello stesso Freud tradotta in tedesco e pubblicata come Supplemento annuale della rivista “Anthropophyteia”, a cui Freud aveva collaborato con Oppenheim (vedi la Lettera al dottor F. S. Krauss a proposito della rivista “Anthropophyteia” (1910, in OSF, vol. 6), e Sogni nel folklore. (In collaborazione con Ernst Oppenheim) (1911, ivi).
Freud accenna nella prefazione al valore positivo che hanno per i selvaggi (come per i bambini) le funzioni escretorie, e alle connessioni esistenti fra l’interesse per tali funzioni e lo sviluppo della sessualità.
La prefazione al libro di Steiner svolge il seguente concetto: poiché i disturbi delle funzioni sessuali possono essere psicogeni, è necessario che i medici i quali si occupano di questi ammalati siano in grado di curarli anche sul versante psicologico, e abbiano quindi – anche se questa tesi poteva, al tempo in cui Freud scriveva, apparire utopistica – una preparazione psicoanalitica.