Composto nei primi mesi del 1924, questo scritto fu pubblicato col titolo Der Untergang des Oedipuskomplexes (per il termine Untergang vedi la nota 34, in OSF, vol. 10) nella “Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse”, vol. 10(3), pp. 245-52 (1924) e poi riprodotto in Gesammelte Schriften, vol. 5 (1924), pp. 423-30, in Studien zur Psychoanalyse der Neurosen aus den Jahren 1913-1925 (Vienna 1926), pp. 169-77, in Schriften zur Neurosenlehre und zur psychoanalytischen Technik (1913-1926) (Vienna 1931), pp. 191-99, e in Gesammelte Werke, vol. 13 (1940), pp. 395-402.
Viene ripreso da L’Io e l’Es (1922), in OSF, vol. 9, par. 3, il problema di come con la fase di latenza scompaia, nella sua forma originaria, il complesso edipico, per lasciare soltanto tracce perlopiù rimosse, ed è affrontato il problema del differente destino di questo complesso nel maschio e nella femmina: problema che verrà precisato e approfondito l’anno successivo in Alcune conseguenze psichiche della differenza anatomica tra i sessi (vedi in OSF, vol. 10) e ancora, più tardi, nello scritto sulla Sessualità femminile (1931).
Vi è alla fine di questo saggio un accenno lievemente polemico nei confronti di Otto Rank, che aveva giusto allora pubblicato il libro Das Trauma der Geburt (Il trauma della nascita), con cui si inizia il suo progressivo distacco dalle posizioni di Freud.
La traduzione italiana è di Ermanno Sagittario.