Nel terzo volume di Ernest Jones, Vita e opere di Freud, trad. it. A. e M. Novelletto (il Saggiatore, Milano 1962), un intero capitolo (pp. 443-75) intitolato Occultismo è dedicato alle opinioni di Freud su quel complesso di fenomeni che vengono compresi sotto una tale denominazione. Malgrado la sua formazione naturalistica, Freud aveva un certo interesse per questo insieme di cose, e oscillò spesso fra impostazione scettica e atteggiamento possibilista.
Mentre respingeva la maggior parte delle affermazioni degli occultisti, Freud era propenso a ritenere possibile una trasmissione del pensiero. Anzi tendeva a spiegare certe prestazioni apparentemente straordinarie dei cosiddetti medium con una loro capacità di cogliere il pensiero nascosto, o inconscio, delle persone che li interpellano.
Due episodi di questo tipo costituiscono l’argomento del presente lavoro, che fu scritto da Freud dal 2 al 6 agosto 1921 a Gastein, dove si trovava in villeggiatura; Freud lo lesse ai membri del “Comitato” (Abraham, Eitingon, Ferenczi, Rank, Sachs e Jones) durante una escursione sui monti dello Harz nel settembre successivo.
Oltre ai due episodi analizzati in questo scritto, Freud si era proposto di comunicarne un terzo; ma all’atto di scrivere la relazione si accorse di aver lasciato a Vienna gli appunti relativi. La descrizione di questo terzo caso fu aggiunta più tardi con un “Poscritto”.
Tuttavia Freud non pubblicò mai il manoscritto, che fu trovato dopo la sua morte fra le carte lasciate. Esso è stato pubblicato postumo in Gesammelte Werke, vol. 17 (1941), pp. 27-44 con il titolo Psychoanalyse und Telepathie.
La descrizione del “terzo caso”, affidata al “Poscritto”, era però nel frattempo stata inserita, praticamente identica, nella lezione 30 della Introduzione alla psicoanalisi (nuova serie di lezioni) (1932, in OSF, vol. 11). Per questo motivo il “Poscritto” non viene qui riprodotto, e si rimanda il lettore alla lezione succitata intitolata “Sogni e occultismo”. Ancor prima Freud era comunque tornato a occuparsi dei fenomeni dell’occultismo nello scritto Sogno e telepatia (1921), riportato più oltre, e ancora nel par. 3 del lavoro su Alcune aggiunte d’insieme alla “Interpretazione dei sogni” (1925, in OSF, vol. 10).
La presente traduzione è di Renata Colorni.