Freud aveva avuto nel 1895 una polemica con lo psichiatra di Monaco Leopold Löwenfeld, a proposito dell’interpretazione delle nevrosi d’angoscia (vedi l’Avvertenza editoriale allo scritto A proposito di una critica della “nevrosi d’angoscia”, in OSF, vol. 2). Era rimasto in buoni rapporti con Löwenfeld, che si interessò in seguito molto all’attività di Freud, e che, pubblicando un’opera sulla coazione psichica (vedi la recensione che ne fece Freud, in OSF, vol. 4), chiese a Freud di scrivere un capitolo per illustrare il suo metodo analitico: il metodo si era infatti ormai notevolmente differenziato dalla tecnica illustrata negli Studi sull’isteria.
Freud scrisse, probabilmente nel 1903, questo capitolo che, col titolo Die Freud’sche psychoanalytische Methode, apparve in: L. Löwenfeld, Die psychischen Zwangserscheinungen (Bergmann, Wiesbaden 1904; data della prefazione: 1903), pp. 545-51.
Si tratta di una esposizione molto succinta, però molto precisa, della tecnica psicoanalitica quale era stata elaborata in quegli anni da Freud.
Essa è stata riprodotta in Sammlung kleiner Schriften zur Neurosenlehre, vol. 1 (Vienna 1906), pp. 218-24, in Gesammelte Schriften, vol. 6 (1925), pp. 3-10, e in Gesammelte Werke, vol. 5 (1942), pp. 3-10. Traduzione di Marilisa Tonin Dogana.