Freud espone qui l’interpretazione di un proprio atto mancato collegandosi naturalmente a quanto era stato illustrato ampiamente nella Psicopatologia della vita quotidiana (1901). È un lapsus di scrittura commesso in un biglietto che accompagna un dono che Freud fa a un’amica. La figlia Anna aiuta il padre a portare a termine l’interpretazione.
Mentre Jones (Vita e opere di Freud, vol. 3, p. 299) identifica la destinataria del dono in Lou Andreas-Salomé, Strachey ci informa trattarsi invece della dottoressa Dorothy Burlingham, che nel 1962 conservava ancora l’anello offertole in dono da Freud.
La breve nota fu pubblicata con il titolo Die Feinheit einer Fehlhandlung in Almanach der Psychoanalyse 1936 (Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Vienna 1935), pp. 15-17, e fu poi riprodotta in Gesammelte Werke, vol. 16 (1950), pp. 37-39.
La traduzione italiana è di Renata Colorni.