La Traumdeutung (tale è il titolo originale dell’Interpretazione dei sogni) uscì con la data del 1900 presso l’editore Franz Deuticke, di Lipsia e Vienna. Il volume, come risulta dalla corrispondenza di Freud con Wilhelm Fliess e dal suo secondo scritto su Josef Popper (1932), fu pubblicato in realtà il 4 novembre 1899, ma l’editore vi appose la data dell’anno successivo.
Durante la vita di Freud, l’opera fu ripubblicata presso lo stesso editore: nel 1909 (2a edizione), 1911 (3a ed.), 1914 (4a ed.), 1919 (5a ed.), 1921 e 1922 (6a e 7a ed., in realtà semplici ristampe della 5a ed.); nel 1925 fu pubblicata, di nuovo riveduta, come parte delle Gesammelte Schriften, volume 2 e parte del volume 3 (Internationaler Psychoanalytischer Verlag, Lipsia-Vienna-Zurigo); e nel 1930 uscì l’8a edizione presso Deuticke. Dopo la morte di Freud apparve nel 1942 come volume doppio (II e III) delle Gesammelte Werke (Imago Publishing Co., Londra).
Dalla prima edizione fino all’ottava, L’interpretazione dei sogni, che Freud continuò a rivedere, subì numerose varianti, correzioni, aggiunte, senza per altro che l’autore ne indicasse, in nota, l’origine, e la data. Gli editori delle Gesammelte Schriften hanno quindi ritenuto opportuno ripubblicare il testo della prima edizione, in un volume, e in un altro volume tutte le aggiunte e varianti, ma con risultati poco soddisfacenti, perché il materiale aggiunto non può assolutamente prescindere dal contesto in cui è stato inserito, né è possibile, data l’assenza di precise notazioni cronologiche, disporre i testi in un ordine di composizione. L’ottava edizione (1930) ripristinava, quindi, l’assetto composito; e a tale testo corrisponde anche quello delle Gesammelte Werke, uscito nel 1942.
Da un esame comparativo delle edizioni a stampa, risulta che il maggior numero di aggiunte riguarda il problema del simbolismo nei sogni, argomento cui erano dedicate poche pagine nella prima edizione, e che, nella quarta edizione, occupa un intero nuovo paragrafo del sesto capitolo. Nelle edizioni dalla quarta alla settima, figuravano, alla fine del sesto capitolo, due saggi di Otto Rank (Sogno e poesia e Sogno e mito), omessi successivamente.
Per quanto riguarda la bibliografia, sono indicati nella prima edizione un’ottantina di libri, cui Freud nella maggior parte dei casi fa riferimento nel testo. L’elenco resta immutato nella seconda e terza edizione, nella quale però fu aggiunto un secondo elenco di volumi (circa 40), apparsi dopo il 1900. Gli elenchi si accrescono, edizione per edizione, finché nell’ottava il primo elenco (scritti anteriori al 1900) contiene 260 opere e il secondo 200, ma i due elenchi, di cui dalla quarta edizione è responsabile Otto Rank, sono divenuti quasi indipendenti dal testo: mentre mancano titoli cui Freud accenna, fallisce anche il tentativo di registrare ogni opera della crescente letteratura psicoanalitica.
La presente edizione italiana è condotta sul testo dell’ottava edizione tedesca, l’ultima pubblicata durante la vita di Freud, ma si vale dell’edizione inglese, curata da James Strachey: The Standard Edition of the Complete Psychological Works of Sigmund Freud, volumi 4 e 5 (Hogarth Press, Londra 1953); questa edizione riporta tutte le varianti, e indica tutti i passi inseriti, datandoli. Sono omessi i due saggi di Otto Rank, che non hanno particolare riferimento con l’opera di Freud.
Sono collocati in nota tutti i rimandi bibliografici inseriti da Freud nel testo, nelle note o nella bibliografia. Di tutti i riferimenti bibliografici si trova qui un Elenco alla fine di questo libro. Sono invece omessi, dei libri riportati negli elenchi dell’ottava edizione tedesca, quelli successivi al 1900 ai quali non è fatto da Freud esplicito riferimento; ma una Bibliografia aggiuntiva ai rimandi bibliografici a piè di pagina, limitata agli scritti anteriori al 1900, completa il panorama della più antica letteratura sul sogno.
La traduzione è di Elvio Fachinelli e Herma Trettl Fachinelli. Si è tenuta presente, oltre alla traduzione inglese, dovuta allo stesso Strachey, la traduzione italiana di Roberto Bazlen (Astrolabio, Roma 1952), spesso imperfetta – il traduttore non desiderava che gli venisse attribuita, trattandosi, diceva, solo di un primo abbozzo cui venne data dignità di edizione a sua insaputa – ma talvolta illuminante. La cura editoriale è di Renata Colorni.
Per i criteri seguiti nella presente traduzione e nella sua annotazione, si rimanda all’“Avvertenza generale alla presente edizione” premessa al volume 1 delle Opere di Sigmund Freud.
Note e inserzioni editoriali sono tra parentesi quadre, eccetto le numerose precisazioni aggiunte ai rimandi bibliografici, i quali quasi sempre, nel testo originale, sono incompleti o imprecisi. Le citazioni di scritti di Freud avvengono secondo il titolo, la datazione e la numerazione di pagina della presente edizione (vedi elenco al fondo del volume).
Per i numerosi riferimenti alle lettere di Freud, si veda la serie degli Epistolari di Sigmund Freud pubblicati a integrazione della presente edizione delle Opere, in particolare il volume Le origini della psicoanalisi: lettere a Wilhelm Fliess 1887-1902, con introduzione di Ernst Kris (Boringhieri, Torino 1968). Per gli scritti di Jung e di Abraham si fa riferimento alle Opere di C. G. Jung e alle Opere di Karl Abraham presso l’editore Boringhieri.