Questo lavoro, il cui titolo originale è Meine Ansichten über die Rolle der Sexualität in der Ätiologie der Neurosen, fu richiesto da Leopold Löwenfeld a Freud per inserirlo nella quarta edizione (1906) della sua opera Sexualleben und Nervenleiden (Vita sessuale e malattia nervosa), pubblicata presso l’editore Bergmann di Wiesbaden. Freud lo scrisse, come risulta dal manoscritto datato giugno 1905, subito dopo la pubblicazione dei Tre saggi sulla teoria sessuale. Riportato presso che immutato nella quinta edizione (1914) del libro di Löwenfeld, fu anche compreso in Sammlung kleiner Schriften zur Neurosenlehre, vol. 1 (Vienna 1906) pp. 225-34, in Gesammelte Schriften, vol. 5 (1924) pp. 123-33, e in Gesammelte Werke, vol. 5 (1942) pp. 149-59. Fu pubblicato per la prima volta in italiano in: C. L. Musatti, Freud (L’Arco, Firenze 1949), nella traduzione dello stesso Musatti che anche qui, salvo lievi varianti, viene seguita.
Negli anni immediatamente successivi al 1897, quando era stato costretto ad abbandonare la teoria del trauma sessuale infantile (vedi la lettera a Fliess del 21 settembre e vedi la Introduzione al vol. 2 della presente edizione), Freud si era astenuto dal pubblicare una ritrattazione di quella teoria, né l’aveva in modo esplicito sostituita con una diversa dottrina delle relazioni esistenti fra sessualità ed etiologia delle nevrosi. Soltanto dopo i Tre saggi compose questa concisa e chiara esposizione del proprio pensiero quale si era venuto sviluppando e consolidando negli ultimi anni.
Essa segue un filo storico: inizia dalla dottrina formulata nel 1894-95 (vedi il vol. 2 di questa edizione) sulle nevrosi attuali (nevrastenia e nevrosi di angoscia), qui indicate come nevrosi semplici (einfache) o schiette (echte). Egli conserva tale dottrina, cui farà ancora riferimento in La morale sessuale “civile” e il nervosismo moderno (vedi in questo stesso volume), dove le nevrosi attuali sono anche indicate come nevrosi tossiche. Tuttavia afferma che la natura organica di queste forme, simile a quella dei disturbi delle tossicomanie, dovrebbe – malgrado il nome – farle escludere dalla classe delle nevrosi. Si rifà quindi, per le psiconevrosi, alla teoria del trauma sessuale infantile, riconoscendone gli aspetti erronei, e mostrando come, in base alla analisi completa dello sviluppo della sessualità, quella teoria etiologica possa essere trasformata in una dottrina dell’infantilismo sessuale del nevrotico.