Questo scritto, composto alla fine del 1921, era destinato a essere letto in una seduta della Società psicoanalitica di Vienna, come dice un sottotitolo del manoscritto riportato nelle edizioni del 1922 e del 1925, ma non nelle edizioni successive. Dalle minute dei Dibattiti della Società psicoanalitica di Vienna non risulta però che questa pubblica lettura sia mai stata fatta.
Se si tien conto di quanto era accaduto per lo scritto precedente su Psicoanalisi e telepatia (vedi sopra), appare chiaro che Freud era molto restio in questi anni a prendere pubblicamente posizione di fronte ai fenomeni telepatici che pure lo interessavano parecchio. Non aveva infatti dato alle stampe il saggio precedente, dove è concesso maggior credito che non qui alla reale esistenza di questi fatti, e pubblicò invece questo nuovo saggio nel quale assunse una posizione più prudente e problematica, preferendo comunque non affrontare la discussione di fronte agli analisti della Società psicoanalitica di Vienna.
Il saggio, con il titolo Traum und Telepathie, apparve in “Imago”, vol. 8(1), 1-22 (1922); è stato poi riprodotto in Gesammelte Schriften, vol. 3 (1925), pp. 278-304, in Kleine Beiträge zur Traumlehre (Vienna 1925), pp. 22-48, in Kleine Schriften zur Sexualtheorie und zur Traumlehre (Vienna 1931), pp. 326-54, e in Gesammelte Werke, vol. 13 (1940), pp. 165-91.
La presente traduzione è di Ezio Luserna.