IL ROMANICO PERFETTO
È UN VERO ARCHETIPO San Michele Maggiore a Pavia. Forse ha preso il suo sapore posato dalla basilica di Sant’Ambrogio a Milano, che era diventata centro di culto e di gusto. Però se ne riprende la forma, la sublima in un segno di perfezione che ne fa uno dei più bei monumenti romanici d’Italia. Basterebbe in questo senso la facciata, con la sua serie di bifore, e l’istoriazione dei suoi racconti lapidei che il tempo sta inesorabilmente mangiando. Questo senso del tempo, d’un tempo lunghissimo che parte dal profondo della nostra storia, è forse il messaggio più significativo che trasmette. È lì che furono incoronati i re italici, e anche il Barbarossa, riallacciandosi alle tradizioni antiche. E l’antico ritorna nel nome del portale sul fianco destro esterno, detto “La Speciosa” per la sua bellezza da titolo biblico femminile! All’interno, il sistema dei pilastri alternati tra maggiori e minori riprende la lezione di Sant’Ambrogio, aprendo sul transetto sinistro la vista allo splendido Crocifisso di Teodote. Il mosaico pavimentale del presbiterio, su cui poggia il massiccio altare marmoreo di fine Trecento dedicato a san Michele, mostra il Re Anno coronato, seduto maestosamente in trono e affiancato dai dodici mesi. Al di sotto, il labirinto di Creta, con Teseo che uccide il Minotauro e Arianna che gli regge il filo…
La facciata è decorata con un fitto repertorio di bellissime e suggestive sculture con intrecci di esseri umani, animali e creature mostruose in arenaria, a tema sacro ma anche profano, purtroppo sempre più deteriorate dalla corrosione dovuta agli agenti atmosferici.
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da Milano: 40 chilometri