IL CUORE DI LEGNANO BATTE A SAN
MAGNO
A LEGNANO, IN PIENO CENTRO, la città riscopre e rivela le sue origini antiche. È degli albori del Cinquecento la basilica di San Magno, edificio già rinascimentale che sembra avere imparato la lezione dal Bramante, che sta negli stessi anni concludendo il suo lavoro a Santa Maria delle Grazie a Milano. Infatti il grande tamburo che sovrasta il transetto ne assume una ritmica ottagonale che pare cifra lombarda, se si tien conto che il primo a disegnarla fu Michelozzo per la cappella Portinari nella basilica di Sant’Eustorgio a Milano, la chiesa dove san Magno è sepolto. La sorpresa maggiore è però all’interno dell’edificio, che ebbe la fortuna di evitare l’adeguamento controriformista di san Carlo Borromeo: è sostanzialmente intatto. Questa rarità in Lombardia ha portato fino ai giorni nostri un decoro parietale fra i più ricchi, con sezioni di affreschi nella volta e sulle pareti della cappella maggiore del Lanino e uno straordinario polittico di Bernardino Luini, che conclude l’abside. Il tutto collegato da fregi e decori rinascimentali e immerso nella sonorità magnifica di un organo Antegnati del 1542. Stava così sorgendo la mescolanza fra architettura, pittura e musica che sarebbe diventata la radice della grande rivoluzione controriformista.
San Magno è una delle otto contrade che si disputano ogni anno il Palio di Legnano, una corsa ippica folcloristica che si svolge nell’ultima domenica di maggio per commemorare la battaglia combattuta il 29 maggio 1176 tra le truppe della Lega Lombarda e il Barbarossa.
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da Milano: 30 chilometri