UNA PICCOLA SISTINA NELLA VILLA DI
CAMPAGNA
Lorenzo Lotto, Storie di S. Barbara, Cappella Suardi, Trescore Balneario, Bergamo
SI TRATTA D’UNA DELLE OPERE forse più “folli” (consentitemi il termine) di Lorenzo Lotto, il quale apparentemente doveva vivere il suo inizio di Cinquecento sotto la tutela estetica di Venezia ma vi contrapponeva una sua psiche bergamasca in odore talvolta quasi di Riforma. La realizza per un piccolo oratorio dei conti bergamaschi Suardi all’interno del complesso della loro villa a Trescore Balneario e ne fa una sorta di cappella Sistina di campagna dedicata a due sante, santa Barbara e santa Brigida, una per parete. Nella parete di santa Barbara la figura centrale è quella d’un Cristo che dalle dita delle due mani aperte, come una vite che sviluppi lunghi rami, fa nascere i santi. Vi farà incuriosire ancor di più la vasta descrizione paesaggistica che lì si articola con castelli, case cittadine e porticati, tra i quali si volgono i misteri dei martiri e la quotidianità eccellentemente narrata d’una vita bergamasca che a questi martiri sembra del tutto estranea. Non è da meno santa Brigida, che prende i voti in una chiesa con la parete destra sbriciolata che lascia vedere la campagna circostante. E sul soffitto, incuranti fra i travetti di legno, allegri e spensierati svolazzano i putti tra frasche e vigne e graspi: ma sono anche loro prestati alla fede, perché nei loro cartigli si legge la parola della salvezza.
Il nome della località si riferisce alle acque curative che erano già conosciute e frequentate dai Romani: vennero valorizzate nel Quattrocento quando Bartolomeo Colleoni ricostruì le terme sui resti del convento benedettino medievale, sorto a sua volta sui resti degli antichi stabilimenti romani.
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da Milano: 67 chilometri