MONTI E MEDITAZIONE
LUNGO LA SPONDA DEL LAGO DI COMO che porta a Colico, si delinea una curiosità geografica degna di attenzione: quella sorta di fiordo formato da un dito di roccia che entra a proteggersi in mezzo alle acque. Lì sulla punta del dito, in una zona lontana dalle scorrerie barbariche, nacque forse tra VI e VII secolo un eremo cristiano che è diventato negli anni il priorato di Piona. Da un lato la piccola baia dorme tranquilla, dall’altro lo sguardo può perdersi nei paesaggi montani. Vi troverete due edifici vicini, di cui il più importante è innegabilmente l’odierna chiesa di San Nicola, un bell’esempio del Romanico lombardo che da lì si è sparso nel mondo. Si deve probabilmente a Cluny l’insediamento definitivo della comunità monastica; sul fianco della chiesa un chiostro garbato quanto elegante e contenuto, luogo tuttora di sottile e romantica meditazione. Di recente sono stati recuperati alcuni piccoli lacerti di affreschi che riportano alla decorazione integrale di una volta. Ma è luogo questo dove più che il documento conta la sensazione, dove conviene respirar l’aria e lasciarsi prendere dal paesaggio, per tornare in quegli anni lontani che talvolta solo la fantasia è in grado di restituire.
Un moderno atto di fede: abbandonata dopo le soppressioni asburgiche, l’abbazia venne acquistata nel 1935 dall’imprenditore Pietro Rocca, ma nello stesso anno il fratello Cesare rimase ucciso in un attentato in Etiopia: Pietro e la madre decisero allora di affidare il monastero in sua memoria ai cistercensi di Casamari, che riaprirono l’abbazia nel 1938.
→
da Milano: 95 chilometri