ATMOSFERE TOSCANE E TARSIE DI
LOTTO
PASSEGGIARE PER BERGAMO ALTA… Chissà per quale arcano motivo Bergamo Alta ha un sapore così toscano; ed è certo che i toscani non lo sanno, quant’è assicurato a tutti che l’elegante accento bergamasco poco ha a che vedere con i gutturali vocalizzi degli Etruschi. Bergamo Alta è una meraviglia che non si può non conoscere, e che s’impara con i piedi, camminando, e con la testa, guardando. Spunto centrale è innegabilmente quel miracolo di accumuli che è la basilica di Santa Maria Maggiore. Dall’esterno si legge con rapida facilità la stesura architettonica lombarda, che è quel Romanico intellettuale compiuto, al contempo frugale e maestoso. I portali sono un florilegio di immagini di pietra, esaltato dai leoni stilofori in marmo rosso veronese. All’interno il carattere cambia integralmente in un rifacimento barocco da Controriforma, dove i Fantoni hanno dato il meglio della loro esaltazione di incisori di legno. Ma la parte innegabilmente più commovente è quella che precede la Controriforma e che si articola nelle tarsie disegnate da Lorenzo Lotto per gli scranni del coro. Lì si combinano in una libertà tutta rinascimentale i riti iniziatici, i misteri alchemici e le pulsioni della fede, in un ciclo di immagini che merita una lunga meditazione.
I 5 km di mura abbracciano ancora gli antichi profili di torri e campanili della città che consta di due distinte realtà urbane: la Città Bassa, cuore pulsante della vita commerciale, e la Città Alta, con la piazza Vecchia che Le Corbusier definiva “una delle piazze più affascinanti al mondo”: la terza domenica del mese vi si svolge il Mercantico di antiquariato e brocantage.
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da Milano: 58 chilometri