CATALOGO DEL BAROCCO
L’IDEALE PER UNA CAMMINATA SALUBRE è senz’altro una leggera e costante salita. Lo sostiene anche l’impostazione elettronica del tapis roulant domestico. E avviene in uno dei più magnifici manufatti di impianto paesaggistico, inventato nei primi anni del Barocco. L’idea geniale di una salus concepita sia come pietas sia come esercizio fisico la si deve al cardinal Federico Borromeo, quando invitò le monache di Varese a inventare il Sacro Monte e ne affidò l’impianto al Mancino, un architetto indigeno di nome Giuseppe Bernascone. Lo scopo era di collegare il santuario posto sulla collina alla città di Varese, con una serie di cappelle che evocavano il rosario. Ogni edificio è diverso dall’altro e tutti insieme costituiscono un campionario eccellente delle forme che il Barocco può assumere. Però la potenza artistica si rivela nelle sculture, che fanno del Sacro Monte di Varese il massimo museo dell’innovazione plastica del XVII secolo, quella capace di anticipare addirittura le evoluzioni espressioniste della pittura successiva. E lì il contributo del cardinale fu sicuramente fondamentale, in quanto si trovò egli ben due volte a Roma, per le elezioni di papa Ludovisi nel 1621 e per quelle del suo immediato successore, Urbano VIII Barberini, nel ’23: ebbe quindi la fortuna di vedere appena restituito dagli scavi il famosissimo sarcofago Ludovisi, dove le figure di guerrieri romani e barbari fanno da prototipo alle sculture del Sacro Monte!
La recita del rosario fu codificata da Pio V nel 1569, e divenne diffusissima dopo la battaglia di Lepanto (1571): il papa – che aveva mobilitato monasteri, indetto processioni e ordinato a tutti la preghiera con il rosario – non aveva dubbi, la vittoria della cristianità era stata ottenuta grazie all’intercessione della Vergine.
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da Milano: 65 chilometri