Il limite orientale del milanese non è di facile definizione, in
quanto l’accento lombardo permane, con le naturali declinazioni
d’ogni forma dialettale, fino al Mincio e alla riva occidentale del
lago di Garda. La Storia è stata più capricciosa e quando il
giovane generale Bonaparte conquistò, o secondo il parere di altri
liberò Milano dagli austriaci, nel 1796 la frontiera con la
Serenissima Repubblica di Venezia si fermava all’Adda, quella che
già cita lo storico cinquecentesco Bernardino Corio, “la famiglia
de’ Coglioni presino il castello di Trezzo, ma finalmente si
ocisono tra loro”. L’Adda era frontiera naturale e fiume assai
pericoloso visto che vi annegò nel 1477 il congiurato Ottaviano
Sforza, dopo avere fallito l’attentato contro la cognata Bona di
Savoia. Dal Barbarossa in poi fu terreno di scontri e spesso di
annegamenti in quelle acque impetuose che hanno permesso alla prima
industrializzazione l’impianto delle centrali elettriche. Ma quel
punto dell’Adda è pure quello dove Leonardo da Vinci, esperto di
idraulica, amava passeggiare a tal punto che ne usò il paesaggio
sia nella Vergine delle Rocce sia nel
fondo della Gioconda. Bergamo amò nel
Medioevo combattere contro Brescia, e tuttora le due città si
guardano talvolta con diffidenza. Erano ambedue città autonome
allora, poi finirono sotto il dominio visconteo nel Quattrocento e
quindi, prima Brescia nel 1426 e poi Bergamo nel 1428, con
dedizione apparentemente volontaria per via che erano fornitrici
necessarie di ferro lavorato, divennero “Domini di Terraferma”
della Serenissima Repubblica di Venezia. Dal Risorgimento in poi
furono legate all’infiammarsi antiaustriaco delle Cinque Giornate
milanesi e si sentirono il cuore pulsante del Lombardo Veneto per
tornare oggi a fare parte della Lombardia. D’altronde già in epoca
longobarda Brescia fu la sede ultima del sogno unitario che legò
Pavia al Meridione passando da Spoleto, ed è lì che andò a piangere
gli ultimi suoi anni la longobarda Desiderata, l’Ermengarda di
Manzoni, dopo che Carlo Magno non la desiderò più.