TRA NAVI E LOCOMOTIVE RICORDANDO
LEONARDO
DEI MUSEI MILANESI è per numero di visitatori quello con il maggior successo di pubblico. È vero che non poco contribuiscono le scolaresche agli oltre 400.000 suoi visitatori. Ed è un labirinto per ogni tipo di curiosità scientifica, a iniziare dalla ricostruzione delle macchine di Leonardo da Vinci, passando attraverso la bottega dell’orologiaio e giungendo alla tecnica moderna, con alcune autentiche meraviglie che meritano l’attenzione anche dell’inesperto. Le locomotive a vapore sono commoventi, ma ancor di più i pezzi interi di navi smontate, che consentono ai milanesi di sentirsi più vicini al mare. Di recente è approdato lì anche il sommergibile Toti, tecnicamente un vero e proprio sottomarino. Forze di mare e forze d’aria, dove la collezione di aeromobili civili e bellici è altrettanto stimolante. È un percorso attraverso il sapere, la tecnica e la tecnologia fino ai giorni nostri. Fu fortemente voluto da Guido Ucelli, ingegnere industriale con passione incontrollabile per le ricerche archeologiche, che lo portarono a ritrovare le navi romane affondate nel lago di Nemi. Gli edifici, che erano stati bombardati durante la guerra, ebbero così la fortuna di una ricostruzione e di un restauro che recuperò gran parte del chiostro degli Olivetani, nonché la bella facciata della chiesa di San Vittore, progettata dallo stesso Alessi al quale si deve Palazzo Marino.
La basilica di San Vittore al Corpo deve il suo nome alle ossa del martire Vittore, soldato dell’imperatore Massimiano, le cui spoglie vennero poi spostate nel sacello di San Vittore in Ciel d’Oro in Sant’Ambrogio, per tornare infine in San Vittore.