DODICI SECOLI DI STORIA
LA COLLEGIATA DI SAN LORENZO A CHIAVENNA costituisce un altro di quei casi commoventi dove la storia si condensa in un accumulo di dodici secoli, dal V quando fu fondata al XVIII quando fu completata con eleganza la forma definitiva dei suoi chiostri, attorno a un prato dove si erge ancora l’antico campanile. L’interno dell’edificio di culto è decorato da pittori comaschi settecenteschi non privi di grazia e ritroverete una grande tela di Panfilo Nuvolone con la Madonna col Bambino e sant’Antonio da Padova. Ma la meraviglia vera ve la rivela il passare indietro negli anni, per tornare al fonte battesimale romanico e fisicamente solido, eseguito in un unico blocco di pietra ollare e decorato con quelle figure ieratiche d’un gusto quasi militare datato 1156; poi guardate il Museo del Tesoro: in bacheca, la suggestiva rilegatura d’un vangelo ormai perso, detta la Pace di Chiavenna, con i quattro evangelisti nella loro forma canonica realizzati a sbalzo di metallo dorato e di eccellente qualità, e gli smalti cloisonné che ricordano quel passaggio dalla cultura visiva bizantina alla sua esaltazione renana. A riprova del fatto che le montagne del Medioevo non erano luoghi d’isolamento, ma crocevia perenni di popoli e di informazioni.
Tra i prodotti tipici della Valchiavenna ci sono bresaola, formaggi e vini locali, che è possibile degustare anche all’interno dei caratteristici “crotti”, anfratti naturali dove spira una costante corrente d’aria fredda chiamata “Sorèl”, che li mantiene alla temperatura di circa 8 gradi sia d’estate sia d’inverno, agevolandone stagionatura e conservazione.
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da Milano: 130 chilometri