IL ROMANICO NASCE QUI
COMO, AFFASCINANTE E ANTICA fin dalle sue radici romane, con quella cerchia di mura che da sola giustificherebbe una visita, riserva fuori da queste mura una sorpresa potente, anche se un po’ tralasciata tra le vestigia di un’epoca industriale ormai revoluta. Si tratta della magnifica basilica di Sant’Abbondio, capolavoro primigenio della grande architettura romanica, consacrato nientemeno che dal papa francese Urbano II nel 1095. E proprio così come questo papa diffonde una politica sostanzialmente normanna che legherà la Francia nordica alla Puglia, alla Sicilia e alla prima crociata, nasce in quegli anni una cifra comune di una nuova architettura che noi oggi chiamiamo romanica, ma che ha la sua prima sperimentazione a Caen in Francia, attraversa la Manica per fondare Canterbury, scende le Alpi, lascia la traccia a Modena e fiorisce in Sicilia, laddove sempre Urbano II si trova a proteggere la nuova monarchia normanna, mentre a Bari è protagonista del Concilio quel sant’Elmo d’Aosta che finirà arcivescovo proprio di Canterbury. Un commonwealth religioso e politico che trova sul lago di Lombardia un suo snodo centrale e lascia un monumento di pietra tra i più evocativi per chi ha passione per la grande architettura, segnato sempre da quella doppia torre di facciata che ritroverete in ognuno di questi luoghi, e addirittura a Milano nella storica chiesa del Santo Sepolcro, così come nel fascino mediterraneo di Cefalù.
Bellissimi gli affreschi che adornano il presbiterio, attribuiti all’anonimo Maestro di Sant’Abbondio operante nel primo Trecento, e che mostrano – grazie all’attenzione naturalistica per i dettagli – un interessante spaccato sui costumi e l’abbigliamento del tempo.
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da Milano: 50 chilometri