IL MONDO DI FOGAZZARO E L’INCANTO DEL
LAGO
QUANDO SI PARLA d’un luogo di delizia lo si può immaginare posato sull’acqua dolce d’un lago dal paesaggio magnifico, con il giardino non grande e articolato con garbo attorno alla casa e con la casa stessa cresciuta tra le rocce a tal punto che dalle cantine si accede alla darsena nascosta con la barca pronta. È questa la casa che fu del poeta Fogazzaro e poi dei suoi eredi, che l’hanno lasciata al FAI come esempio di estetica e al contempo di qualità della vita. La si trova a Valsolda, una porzione di territorio italiano del lago di Lugano. Ed è la sua atmosfera che la rende esemplare, al punto da essere addirittura didattica per chiunque s’immagini la casa di vacanza dei sogni. La cucina intatta contiene ancora tutti gli strumenti necessari a una vita agiata e frugale. La bibliotechina è altrettanto evocativa; incita alla lettura e alla meditazione. I saloni sono pronti a ricevimenti tranquilli, dove i mobili non hanno pretese se non quella d’essere comodi e di gusto. Le camere da letto sono intatte e narrano d’un Ottocento con i letti alti e gli spazi contenuti per penniche postprandiali. Tutto è atmosfera, da ogni stanza la vista è un incanto e talvolta troverete piccoli terrazzi con quattro sedie posate attorno a un tavolo al quale vorreste fermarvi per ore. Tornando a casa vostra avrete voglia di leggere Malombra o Piccolo mondo antico.
In Piccolo mondo antico si avrà la tragica morte per annegamento della piccola Maria, soprannominata Ombretta dallo zio che le canta spesso l’aria Ombretta sdegnosa del Missipipì – “Non far la ritrosa ma baciami qui” – tratta da La pietra del paragone di Gioacchino Rossini.
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da Milano: 93 chilometri