A Vision
Two crownèd Kings, and One that stood alone
With no green weight of laurels round his head,
But with sad eyes as one uncomforted,
And wearied with man’s never-ceasing moan
For sins no bleating victim can atone,
And sweet long lips with tears and kisses fed.
Girt was he in a garment black and red,
And at his feet I marked a broken stone
Which sent up lilies, dove-like, to his knees.
Now at their sight, my heart being lit with flame
I cried to Beatricé, «Who are these?»
And she made answer, knowing well each name,
«Æschylos first, the second Sophokles,
And last (wide stream of tears!) Euripides».
Una visione
Due Re coronati, e Uno che si ergeva solo
Senza verde pondo di lauri intorno al capo,
Ma con tristi occhi come uno sconsolato
E stanco dell’incessante gemito dell’uomo
Per peccati che nessuna belante vittima può bilanciare,
E dolci lunghe labbra cibate di lacrime e baci.
Indossava egli una veste nera e rossa,
E ai suoi piedi notai una franta pietra
Che faceva spuntare gigli, come colombe, fino ai suoi ginocchi.
Ora alla loro vista il mio cuore accendendosi di fiamma
Gridai a Beatrice «Chi sono questi?».
Ed ella rispose, conoscendo bene ogni nome,
«Eschilo il primo, il secondo Sofocle,
E l’ultimo (ampio fiume di lacrime!) Euripide».