Heart’s Yearnings
Ἔρως τῶν ἆἀδυνάτῶν
Surely to me the world is all to drear,
To shape my sorrow to a tuneful strain,
It is enough for wearied ears to hear
The Passion-Music of a fevered brain,
Or low complainings of a heart’s pain.
My saddened soul is out of tune with time,
Nor have I care to set the crooked straight,
Or win green laurels for some pleasant rhyme,
Only with tired eyes I sit and wait,
Until the opening of the Future’s Mystic Gate.
I am so tired of all the busy throng
That chirp and chatter in the noisy street,
That I would sit alone and sing no song
But listen for the coming of Love’s feet.
Love is a pleasant messenger to greet.
O Love come close before the hateful day,
And tarry not until the night is dead,
O Love come quickly, for although one pray,
What has God ever given in thy stead
But dust and ashes for the head?
Strain, strain O longing eyes till Love is near;
O Heart be ready for his entering thee,
O Breaking Heart be free from doubt and fear,
For when Love comes he cometh gloriously,
And entering love is very fair to see.
Peace, Peace O breaking heart, Love comes apace,
And surely great delight and gladness brings,
Now look at last upon his shining face,
And listen to the flying of his wings
And the sweet voice of Love that sings.
O pale moon shining fair and clear
Between the apple-blossoms white,
That cluster round my window here,
Why does Love tarry in his flight
And not come near for my heart’s delight? –
I only hear the sighing of the breeze
That makes complaint in a sweet undertune,
I only see the blossom-laden trees
Splintering the arrows of the golden moon,
That turns black night into the burnished noon.
Magdalen College, Oxford
Aneliti del cuore
Ἔρως τῶν ἆἀδυνάτῶν4
Invero il mondo è per me troppo pauroso
Perché io informi il mio dolore a una melodia armoniosa,
Basta a orecchi estenuati udire
La Musica di Passione di un cervello febbrile
O i sordi lamenti del travaglio di un cuore.
La mia anima rattristata stona rispetto al tempo,
Né io mi curo di raddrizzare quello che è storto,
O di conquistare verdi allori per qualche piacevole rima,
Solo con occhi stanchi io siedo e attendo,
Fino all’apertura della Porta Mistica del Futuro.
Così stanco sono dell’affaccendata folla
Che cinguetta e chiacchiera nella rumorosa strada,
Che vorrei star solo e non cantare alcun canto
Ma attendere in ascolto l’arrivo dei piedi di Amore.
Amore è un gradevole messo da accogliere.
Oh, Amore, vieni presto prima dell’odioso giorno,
E non indugiare finché la notte è morta,
Oh, Amore, vieni presto, poiché benché uno preghi,
Cosa ha mai dato Iddio in tua vece
Se non polvere e ceneri per i morti?
Sforzatevi, sforzatevi, o occhi bramosi, finché Amore non sarà vicino;
O Cuore, sii pronto per il suo ingresso in te,
O Cuore Che Ti Spezzi, sii libero da dubbio e paura,
Poiché quando Amore viene, viene in gloria,
E amore che entra è assai bello da vedere.
Taci, taci, o cuore che ti spezzi, Amore verrà presto,
E certo gran piacere e letizia reca,
Ora guarda finalmente il suo volto lucente,
E ascolta il volo delle sue ali
E la dolce voce di Amore che canta.
O pallida luna che brilli limpida e chiara
Fra i bianchi fiori di melo,
Che si affollano qui intorno alla mia finestra,
Perché Amore indugia nel suo volo
E non viene vicino per la delizia del mio cuore? –
Io sento solo il sospiro della brezza
Che si lamenta in dolce bisbiglio,
Vedo solo gli alberi carichi di fiori
Scheggianti le frecce dell’aurea luna,
Che muta la nera notte nel brunito mezzodì.
Magdalen College, Oxford
4 Amore dell’impossibile (N.d.T.).