Her Voice
The wild bee reels from bough to bough
With his furry coat and his gauzy wing,
Now in a lily-cup, and now
Setting a jacinth bell a-swing,
In his wandering;
Sit closer love: it was here I trow
I made that vow,
Swore that two lives should be like one
As long as the sea-gull loved the sea,
As long as the sunflower sought the sun, –
It shall be, I said, for eternity
’Twixt you and me!
Dear friend, those times are over and done;
Love’s web is spun.
Look upward where the poplar trees
Sway and sway in the summer air,
Here in the valley never a breeze
Scatters the thistledown, but there
Great winds blow fair
From the mighty murmuring mystical seas,
And the wave-lashed leas.
Look upward where the white gull screams,
What does it see that we do not see?
Is that a star? or the lamp that gleams
On some outward voyaging argosy,
Ah! can it be
We have lived our lives in a land of dreams!
How sad it seems.
Sweet, there is nothing left to say
But this, that love is never lost,
Keen winter stabs the breasts of May
Whose crimson roses burst his frost,
Ships tempest-tossed
Will find a harbour in some bay,
And so we may.
And there is nothing left to do
But to kiss once again, and part,
Nay, there is nothing we should rue,
I have my beauty, – you your Art,
Nay, do not start,
One world was not enough for two
Like me and you.
La sua voce
L’ape selvatica turbina di ramo in ramo
Con veste di pelliccia e ala di garza,
Ora in un calice di giglio, e ora
Facendo oscillare una campanula di giacinto
Nel suo vagare;
Siedimi più vicino, amore: fu qui, in fede,
Che feci quel voto,
Giurai che due vite debbono essere come una
Fin quando il gabbiano amasse il mare,
Fin quando il girasole cercasse il sole, –
Sarà, dissi, per l’eternità,
Fra te e me!
Caro amico, quei tempi sono finiti ormai;
La tela dell’amore è stata filata.
Guarda in alto dove i pioppi
Ondeggiano e ondeggiano nell’aria estiva,
Qui nella valle mai un vento
Sparge la lanugine dei cardi, ma laggiù
Grandi venti soffiano forte
Dai possenti murmuri mistici mari,
E dai pascoli sferzati dalle onde.
Guarda in alto dove il bianco gabbiano stride,
Cosa vede che non vediamo noi?
È una stella quella? o il lume che luccica
Su qualche mercantile diretto verso il largo,
Ah! può essere
Che abbiamo vissuto le nostre vite in una terra di sogni?
Come sembra triste.
Caro, non resta nulla da dire
Se non questo, che l’amore non va mai smarrito,
L’aguzzo inverno trafigge i seni di maggio
Le cui rose vermiglie fanno esplodere il suo ghiaccio,
Navi sbattute dalla tempesta
Troveranno un porto in qualche baia,
E così forse noi.
E non rimane nulla da fare
Se non baciarsi ancora una volta, e separarci,
No, non c’è niente che dovremmo rimpiangere,
Io ho la mia bellezza, – tu, la tua Arte,
No, non trasalire,
Un mondo solo non bastava per due
Come me e te.