To L.L.
Could we dig up this long-buried treasure,
Were it worth the pleasure,
We never could learn love’s song,
We are parted too long.
Could the passionate past that is fled
Call back its dead,
Could we live it all over again,
Were it worth the pain!
I remember we used to meet
By an ivied seat,
And you warbled each pretty word
With the air of a bird;
And your voice had a quaver in it,
Just like a linnet,
And shook, as the blackbird’s throat
With its last big note;
And your eyes, they were green and grey
Like an April day,
But lit into amethyst
When I stooped and kissed;
And your mouth, it would never smile
For a long, long while,
Then it rippled all over with laughter
Five minutes after.
You were always afraid of a shower,
Just like a flower:
I remember you started and ran
When the rain began.
I remember I never could catch you,
For no one could match you,
You had wonderful, luminous, fleet
Little wings to your feet.
I remember your hair – did I tie it?
For it always ran riot –
Like a tangles sunbeam of gold:
These things are old.
I remember so well the room,
And the lilac bloom
That beat at the dripping pane
In the warm June rain;
And the colour of your gown,
It was amber-brown,
And two yellow satin bows
From your shoulders rose.
And the handkerchief of French lace
Which you held to your face –
Had a small tear left a stain?
Or was it the rain?
On your hand as it waved adieu
There were veins of blue;
In your voice as it said good-bye
Was a petulant cry,
«You have only wasted your life».
(Ah, that was the knife!)
When I rushed through the garden gate
It was all too late.
Could we live it over again,
Were it worth the pain,
Could the passionate past that is fled
Call back its dead!
Well, if my heart must break,
Dear love, for your sake,
It will break in music, I know,
Poets’ hearts break so.
But strange that I was not told
That the brain can hold
In a tiny ivory cell,
God’s heaven and hell.
A L.L.8
Potessimo scavare questo tesoro a lungo sepolto,
Se ne valesse il piacere,
Mai potremmo imparare il canto d’amore,
Da troppo tempo siamo separati.
Potesse l’appassionato passato che è volato via
Richiamare i suoi morti,
Potessimo riviverlo tutto daccapo,
Se ne valesse la pena!
Ricordo che ci incontravamo
Presso un sedile coperto d’edera,
E tu cinguettavi ogni graziosa parola
Con l’aria di un uccello;
E la tua voce aveva un tremulo,
Proprio come un fanello,
E tremava, come la gola del merlo
Con la sua ultima grande nota;
E i tuoi occhi, erano verdi e cilestrini
Come un giorno d’aprile,
Ma si accendevano in ametista
Quando mi chinavo e baciavo;
E la tua bocca, non sorrideva mai
Per lungo, lungo tratto,
Poi si increspava tutta di riso
Cinque minuti dopo.
Avevi sempre paura che piovesse,
Proprio come un fiore:
Ti ricordo trasalire e fuggire
Quando la pioggia cominciò.
Ricordo che non potevo mai catturarti,
Poiché nessuno ti teneva testa,
Avevi meravigliose, luminose, agili
Piccole ali ai piedi.
Ricordo la tua chioma – la legai?
Poiché sempre si ribellava –
Come un intricato aureo raggio di sole:
Queste cose sono così antiche.
Ricordo tanto bene la stanza,
E il fiore di lillà
Che picchiava contro la sgocciolante finestra
Nella calda pioggia di giugno;
E il colore della tua veste,
Era bruno ambra,
E due archi di raso giallo
Si alzavano dalla tua spalla.
E il fazzoletto di pizzo di Francia
Che tenesti contro il viso –
Aveva lasciato una macchia, una lacrimuccia?
O era stata la pioggia?
Sulla tua mano mentre lanciava un addio
C’erano vene di azzurro;
Nella tua voce quando disse arrivederci
C’era un grido petulante,
«Hai solo sprecato la tua vita».
(Ah, questo fu il pugnale!)
Quando io corsi attraverso il cancello del giardino
Era ormai troppo tardi.
Potessimo rivivere tutto quanto,
Se ne valesse la pena,
Potesse l’appassionato passato che è fuggito
Richiamare i suoi morti!
Bene, se il mio cuore deve spezzarsi,
Caro amore, per amor tuo,
Si spezzerà in musica, lo so,
Così si spezzano i cuori dei poeti.
Ma strano che non mi avessero detto
Che il cervello può contenere
In una piccola cellula d’avorio
Il paradiso e l’inferno di Dio.
8 Lillie Langtry (N.d.T.).