The Grave of Shelley
Like burnt-out torches by a sick man’s bed
Gaunt cypress-trees stand round the sun bleached stone;
Here doth the little night-owl make her throne,
And the slight lizard show his jewelled head.
And, where the chaliced poppies flame to red,
In the still chamber of yon pyramid
Surely some Old-World Sphinx lurks darkly hid
Grim warder of this pleasaunce of the dead.
Ah! sweet indeed to rest within the womb
Of Earth, great mother of eternal sleep,
But sweeter far for thee a restless tomb
In the blue cavern of an echoing deep,
Or where the tall ships founder in the gloom
Against the rocks of some wave-shattered steep.
Rome
La tomba di Shelley
Come torce esauste a un letto di malato
Scarni cipressi circondano la pietra sbiadita dal sole;
Qui fa il suo trono il piccolo gufo notturno,
E la snella lucertola mostra il suo capo ingioiellato.
E dove i calici dei papaveri s’infiammano di rosso,
Nella silenziosa camera di codesta piramide
Certo si annida ascosa una Sfinge del Vecchio Mondo,
Truce custode di questo ritrovo dei morti.
Ah! Dolce invero riposare entro il grembo
Della Terra, gran madre del sonno eterno,
Ma assai più dolce per te una tomba inquieta
Nell’azzurra caverna di un echeggiante abisso,
O dove le alte navi affondano nel terrore
Contro gli scogli di un precipizio flagellato dalle onde.
Roma