Theoretikos
This mighty empire hath but feet of clay
Of all its ancient chivalry and might
Our little island is forsaken quite:
Some enemy hath stolen its crown of bay,
And from its hills that voice hath passed away
Which spake of Freedom: O come out of it,
Come out of it, my Soul, thou art not fit
For this vile traffic-house, where day by day
Wisdom and reverence are sold at mart,
And the rude people rage with ignorant cries
Against an heritage of centuries.
It mars my calm: wherefore in dreams of Art
And loftiest culture I would stand apart,
Neither for God, nor for his enemies.
Theoretikos
Sono d’argilla i piedi di questo possente impero,
Di tutta la sua antica cavalleria e forza
La nostra isoletta è oggi affatto priva:
Un nemico le ha rubato la corona d’alloro,
E dai suoi colli è emigrata quella voce
Che parlava di Libertà; oh, vieni via,
Vieni via di costì, anima mia, tu non sei adatta
A questa abbietta casa di mercati, dove ogni giorno
Saggezza e reverenza sono vendute in piazza,
E il rozzo popolo infuria con grida ignoranti
Contro un retaggio secolare.
Ciò turba la mia calma: perciò in sogni di Arte
E cultura sublime io voglio star da parte,
Non con Iddio, né con i suoi nemici.