«Signore, la detective Foster ha spento il telefono mezz’ora fa. L’ultimo segnale è arrivato dall’abitazione dei Douglas-Brown», disse Peterson. La centrale operativa era lanciata in una vera e propria caccia all’uomo, sulle tracce di David Douglas-Brown.
«Voglio una squadra a casa loro, adesso. E uomini armati per un raggio di otto chilometri tutt’intorno all’abitazione. Spiccate un mandato d’arresto per David Douglas-Brown. Fate circolare la foto».
«Signore, Simon e Diana Douglas-Brown ci avevano riferito che David era partito per Praga. Andava a un addio al celibato», disse Crane.
«Trovatelo, ora. Subito. La detective Foster potrebbe essere in pericolo», rispose Marsh. «E tirate fuori Simon Douglas-Brown da quella maledetta cella e buttatelo nella sala interrogatori…».
«Di certo vi rendete conto che tutto questo è inammissibile», disse Simon venti minuti più tardi, quando Marsh gli riferì la confessione di Linda. «L’avvocato mi ha informato che avete ricevuto via fax il certificato del medico di Linda che attesta, be’, che tutto quello che esce dalla sua bocca è inammissibile. È fuori di testa; lo è sempre stata. E per quanto riguarda David, ha cambiato i suoi piani senza avvertirmi, non è un crimine. Devono aver spostato l’addio al celibato».
Simon si alzò in piedi. «Più tardi chiamerò di persona il commissario capo Oakley, e gli raccomanderò di…».
«Chiudi il becco, Simon», lo interruppe Marsh.
«Come, prego?», rispose Simon.
«Chiudi il becco e mettiti a sedere. Sei ancora in custodia cautelare e io non ho finito con te. Giù. Seduto».
Simon sembrava scioccato e sprofondò lentamente al suo posto.
«Ora. È stato emanato un mandato d’arresto per tuo figlio. Lo riteniamo responsabile della morte di cinque donne, inclusa tua figlia».
Simon restò in silenzio.
«Abbiamo scoperto anche che il cellulare che Andrea aveva perso, ottenendo così il risarcimento da parte dell’assicurazione, era intestato a tuo nome. Andrea ha mentito quando ha detto che era stato rubato e ne abbiamo le prove», Marsh aprì un involucro di plastica e appoggiò il cellulare sul tavolo. «Quindi, per come la vedo io, le cose stanno così. Nella migliore delle ipotesi, verrai incriminato per frode all’assicurazione. E lo sai che il governo prende certe cose molto sul serio. Potrebbe voler significare la prigione. Di certo non godi di grande popolarità in galera, e tutti quelli che ce l’hanno con te ti salteranno al collo. Giornalisti e politici. Se ci metti poi che tuo figlio ha ammazzato tua figlia e che tu gli hai consapevolmente detto di lasciare il Paese lasciando ricadere la colpa sull’altra figlia…».
«Va bene! VA BENE!», urlò Simon. «Va bene. Ti dirò…».
«Simon Douglas-Brown, barone di Hunstanton, sei in arresto per intralcio alla giustizia e occultamento di prove. Inoltre sei sospettato di abuso di potere, avendo usato la tua posizione per influenzare i risultati di uno o più processi. Okay, adesso inizia a parlare. E fai in fretta».