ILGUFO: Ehi, Duca.
DUCA: Cavolo. Quanto tempo. Mi hai fatto preoccupare.
ILGUFO: Preoccupare?
DUCA: È da un po’ che non ti sentivo. Avevo paura che ti avessero…
ILGUFO: Che mi avessero cosa?
DUCA: Dai, lo sai. Non farmelo scrivere.
ILGUFO: Arrestato?
DUCA: Fa’ attenzione. Merda!
ILGUFO: La chat è criptata. Rilassati.
DUCA: Sì, ma non si sa mai chi può leggere.
ILGUFO: Sei paranoico.
DUCA: Ci sono molti difetti peggiori.
ILGUFO: E questo che vorrebbe dire?
DUCA: Nulla. Significa che preferisco essere prudente. E dovresti farlo anche tu.
ILGUFO: Ho controllato i quotidiani, i telegiornali. Brancolano nel buio.
DUCA: E speriamo che sia sempre così.
ILGUFO: Me ne serve un’altra.
DUCA: Di già?
ILGUFO: Sì. Il tempo passa in fretta. Ho individuato il prossimo della lista. E voglio fare in fretta.
DUCA: Sul serio?
ILGUFO: Assolutamente. Puoi organizzare tu la cosa?
Ci fu una lunga pausa. All’improvviso comparve un fumetto con su scritto: «DUCA sta scrivendo…». Ma poi scomparve.
ILGUFO: Ci sei ancora?
DUCA: Sì. Certo, ci penso io.
ILGUFO: Bene. Aspetto. Non si renderà nemmeno conto di cosa gli è successo.