115
Il periodo delle feste quell’anno passò in un lampo, e non lo dico per dire. Damon tornò a casa per le vacanze di Natale e il 31 dicembre Nana stava abbastanza bene da preparare, con un po’ di aiuto da parte nostra, un bell’arrosto di agnello. Era il modo migliore per dire addio all’anno che finiva, noi sei insieme, anche se né Ali né Nana resistettero svegli fino a mezzanotte.
Anche il primo dell’anno fu una giornata tranquilla. Ascoltai qualche capitolo di Una vita libera di Ha Jin con Nana in camera sua, preparai il brunch per i ragazzi e poi chiesi a Bree se aveva voglia di venire a fare un giro in macchina nel pomeriggio.
«Un giretto in campagna mi farebbe molto piacere» rispose. «Ottima idea. Ci sto.»
Fuori eravamo sotto lo zero, ma dentro la macchina la temperatura era ideale. Misi un CD di John Legend, puntai verso nord e per un’ora circa guardai il mondo scorrere fuori dal parabrezza.
Bree non fece caso a dove stavamo andando finché non uscii dalla 270 nel Maryland.
«Oh, mamma.»
«Oh, mamma?»
«Hai sentito benissimo. Mamma mia, quanto mi piace questo posto!»
Il Catoctin Mountain Park è una delle nostre mete preferite e ha un significato particolare per noi, perché è il primo posto in cui siamo stati insieme. Da allora c’eravamo tornati qualche volta in campeggio, sia con i ragazzi che da soli. È bello in tutte le stagioni. Ma il giorno di Capodanno è chiuso, come scoprimmo arrivando davanti al grande cancello di pietra.
«Nessun problema, Alex» disse Bree. «Il panorama è bello comunque.»
Accostai e spensi il motore.
«Andiamo a fare la nostra passeggiata. Che cosa vuoi che facciano? Che ci arrestino?»