94

Il senatore Marshall Yarrow stava scaricando la sacca da golf dal bagagliaio del suo Lincoln Navigator quando vide me e Sampson che gli andavamo incontro nel parcheggio del Washington Golf and Country Club. Dalla faccia che fece era chiaro che gli avevo appena rovinato il sabato mattina. Oh, che peccato! Sapessi quanto mi dispiace...

«Cosa diavolo ci fa qui?» mi apostrofò quando ci avvicinammo al SUV.

«Ho preso tre appuntamenti con lei e lei me li ha disdetti tutti e tre» gli ricordai. «Sarò paranoico, ma ho la netta sensazione che stia cercando di evitarmi. Ora basta.»

«E questo chi è?» Squadrò John. Non proprio dall’alto in basso, per via della statura.

«È l’ispettore Sampson, mio collega. Faccia pure come se non ci fosse. Tanto non si nota, no? Né io né lui. Potremmo essere i suoi caddy.»

Yarrow sbuffò, poi salutò con la mano un uomo che lo aspettava sotto il portico davanti al club. «Mike, ci vediamo dentro. Ordinami un espresso, per piacere.»

Mi resi conto a posteriori che si trattava di Michael Hart, senatore democratico del North Carolina. Yarrow era repubblicano.

«Preferisce parlare sulla mia macchina?» gli chiesi. «O magari sulla sua?»

«Le sembra che io voglia salire in macchina con lei, ispettore Cross?» Rimasi sorpreso che si ricordasse come mi chiamavo.

Indietreggiò e rimase nascosto tra il suo SUV e l’automezzo gigantesco parcheggiato accanto, un Hummer H3T nuovo di zecca. Considerando che la quota di iscrizione al club doveva costare sui centomila dollari, era abbastanza logico che nessuno da quelle parti si preoccupasse dei consumi di carburante.

«Non le prenderò molto tempo, senatore» dissi, «ma ho pensato che fosse meglio avvertirla che non abbiamo più tante possibilità: dovremo ben presto cominciare a far circolare i filmati registrati nel club di Tony Nicholson.»

Yarrow lanciò un’occhiata fulminea a Sampson, probabilmente chiedendosi se lo avevamo visto in azione tutti e due, o soltanto io. Strinse la presa sul cappuccio di pelle del driver TaylorMade che spuntava dalla sacca.

«Quindi, a meno che lei non abbia qualcosa di interessante da dirci...»

«Perché dovrei?» rispose, ancora calmo.

«Così, una sensazione di pancia che ho avuto. Forse dovuta al fatto che ha disdetto tutti i nostri appuntamenti.»

Yarrow prese fiato e si passò una mano sul mento non rasato. «Be’, è chiaro che ne devo parlare con il mio avvocato.»

«Ottima idea» replicai. «Ma, per sua informazione, noi oggi lavoriamo, anche se è sabato. E dobbiamo concludere un paio di cose entro stasera.»

Era talmente a disagio che quasi provai pena per lui. Non gli restavano alternative e lo sapeva. In genere, in quelle situazioni la gente tende a parlare, e a dire la verità.

«Così, tanto per sapere: che cosa potreste offrirmi, se collaborassi?» chiese.

«Noi, nulla. Tocca al procuratore generale decidere, eventualmente.»

«Già, perché voi non siete abituati a patteggiare, eh?»

«Quello che posso offrirle è presto detto: lei ci riferisce tutto quello che sa e, quando il Secret Service arriverà da lei, eviterà un’accusa di complicità in omicidio e intralcio alla giustizia.»

Riuscivo a stento a immaginare quanto mi dovesse odiare Yarrow in quel momento. Continuando a guardare negli occhi me, chiese a John: «Mi dica, ispettore Sampson: il suo collega è un uomo vendicativo?»

Sampson posò una mano sul tetto dell’auto del senatore. «Vendicativo? No, direi di no. Lo definirei piuttosto realistico. E consiglierei anche a lei di esserlo, data la situazione.»

Lì per lì pensai che Yarrow ci voltasse le spalle e se ne andasse, o che desse di matto e cominciasse a sferrare colpi con una delle sue mazze TaylorMade. Invece si infilò le mani in tasca e aprì le portiere del Lincoln Navigator.

«Salite in macchina.»

Il segno del male
titlepage.xhtml
part0000.html
part0001.html
part0002.html
part0003.html
part0004.html
part0005.html
part0006.html
part0007.html
part0008.html
part0009.html
part0010.html
part0011.html
part0012.html
part0013.html
part0014.html
part0015.html
part0016.html
part0017.html
part0018.html
part0019.html
part0020.html
part0021.html
part0022.html
part0023.html
part0024.html
part0025.html
part0026.html
part0027.html
part0028.html
part0029.html
part0030.html
part0031.html
part0032.html
part0033.html
part0034.html
part0035.html
part0036.html
part0037.html
part0038.html
part0039.html
part0040.html
part0041.html
part0042.html
part0043.html
part0044.html
part0045.html
part0046.html
part0047.html
part0048.html
part0049.html
part0050.html
part0051.html
part0052.html
part0053.html
part0054.html
part0055.html
part0056.html
part0057.html
part0058.html
part0059.html
part0060.html
part0061.html
part0062.html
part0063.html
part0064.html
part0065.html
part0066.html
part0067.html
part0068.html
part0069.html
part0070.html
part0071.html
part0072.html
part0073.html
part0074.html
part0075.html
part0076.html
part0077.html
part0078.html
part0079.html
part0080.html
part0081.html
part0082.html
part0083.html
part0084.html
part0085.html
part0086.html
part0087.html
part0088.html
part0089.html
part0090.html
part0091.html
part0092.html
part0093.html
part0094.html
part0095.html
part0096.html
part0097.html
part0098.html
part0099.html
part0100.html
part0101.html
part0102.html
part0103.html
part0104.html
part0105.html
part0106.html
part0107.html
part0108.html
part0109.html
part0110.html
part0111.html
part0112.html
part0113.html
part0114.html
part0115.html
part0116.html
part0117.html
part0118.html
part0119.html
part0120.html
part0121.html
part0122.html
part0123.html
part0124.html
part0125.html
part0126.html
part0127.html
part0128.html
part0129.html
part0130.html
part0131.html
part0132.html