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Si aprì la portiera e Mara si sedette sul sedile, mentre l’uomo la teneva per i capelli. Nicholson vide che si infilava nella cintura una .45 prima di chiudere.
La sua ragazza aveva l’aria comprensibilmente sconvolta. Poveraccia, aveva solo ventitré anni. Teneva le mani in grembo, nascoste da un maglioncino perché non si vedessero le manette. Era un maglioncino che le aveva regalato lui, di puro cashmere. L’aveva comprato al Polo Store di Alexandria, in tempi decisamente migliori.
«Come stai?»
«Cristo, Tony! Cosa succede? Mi ha detto che era della polizia, mi ha fatto vedere il distintivo. Ma è vero o no?»
«Non dire niente» le sussurrò Nicholson. Il ginocchio ferito gli faceva un male cane. Aveva la vista annebbiata dal dolore e la presenza di Mara peggiorava ulteriormente il suo strazio. Perché Nicholson le voleva bene. La amava.
Mara era l’esatto contrario di Charlotte: in primis, sapeva troppo. E poi era nata a New York, di origine italo-irlandese, e i newyorchesi, si sa, non sono capaci di tenere la bocca chiusa.
«Cosa vogliono da noi?» insistette lei. «Dove ci stanno portando? Me lo dici, Tony?»
«Bella domanda» fece lui, dando un calcio al sedile con il piede buono. Alzò la voce: «Dove cazzo ci state portando?»
Per tutta risposta, gli arrivò sullo zigomo il calcio della .45. Nicholson sentì un gran male, ma non gli importava più di nulla. Anzi, sentire dolore era quasi positivo, perché voleva dire che era ancora vivo.
«Comunque sia, io non lavoro più per lui» spiegò Mara ai due uomini seduti davanti. «Mi dovete credere. Vi dirò tutto quello che so. Tenevo i conti.»
«Sta’ zitta, Mara» la ammonì Nicholson. «Tanto non serve a niente.»
«Ricattava personaggi famosi, chiedendogli denaro in cambio di registrazioni compromett...»
Nicholson le si avvicinò più che poté. «Ti avverto, Mara.»
«Di cosa, Tony? Mi sembra un po’ tardi per gli avvertimenti, no? Non dovrei essere qui.»
Era arrabbiata e spaventata come lui: Nicholson non poteva prendersela con lei.
«Personaggi molto importanti e molto ricchi» continuò la ragazza. «Politici, avvocati, gente di Wall Street...»
«Sì, sì» la interruppe il biondo. «Dicci qualcosa che non sappiamo già, però. Oppure, come ti ha detto lui, sta’ zitta.»