79

Quando arrivammo davanti alla casa di Bernice Talley, c’erano due file di auto della polizia lungo la strada. Intorno alla villetta era stato teso un nastro per tenere a distanza i curiosi. Sicuramente i vicini, che osservavano la scena, da quella sera in poi sarebbero stati più attenti a chiudere bene porte e finestre.

L’agente Guadagno mi scortò dentro la casa e mi presentò Scott Cowen, che sembrava molto indaffarato. Era un uomo alto e robusto, con la testa pelata e lucida, che non la smetteva mai di parlare.

Come aveva fatto quella mattina al telefono, mi illustrò la situazione con un monologo lungo ed esauriente.

La signora Talley era stata trovata morta in cucina dal ragazzo che tutte le domeniche andava a tagliarle l’erba in giardino. Era stata uccisa da un colpo alla tempia, sparato a distanza ravvicinata, presumibilmente con una nove millimetri. L’ora del decesso non era ancora stata accertata, ma non dovevano essere passate più di settantadue ore.

La donna viveva sola da quando il figlio Mitchell se n’era andato di casa, due anni prima, poco dopo la morte del padre. Girava voce che la buonanima del marito la picchiasse, e che fosse violento anche con Mitchell.

«Potrebbe essere il movente, almeno per quanto riguarda il padre» aggiunse Cowen. «Ma perché sia voluto tornare a uccidere anche la madre, povera donna, Dio solo lo sa. E poi ci sono questi...»

Mi mostrò i trofei e le medaglie allineati nel salotto. Erano stati vinti tutti in gare di tiro a segno: New Jersey Rifle and Pistol Club, Junior NRA, gare di tiro con carabina a cinquanta e trecento metri e al bersaglio mobile. La maggior parte erano primi premi, con qualche medaglia d’argento e di bronzo.

«Un campione» commentò Cowen. «Un vero prodigio. Ma forse anche un po’ – come dire? – tonto.»

Indicò una foto in cornice su uno dei tavolini. «È lui, una decina di anni fa. Ne stiamo cercando una più recente da diffondere.»

Il ragazzo nella foto avrà avuto sedici anni. Aveva un viso tondo quasi angelico, ma lo sguardo era spento e i baffetti un po’ ridicoli. Immaginai che pochi lo prendessero sul serio, a quell’età.

Le armi sono la sua unica forza, pensai. Da sempre.

Tornai a osservare coppe e medaglie. Forse sparare era l’unica cosa che Mitchell Talley sapeva fare bene, l’unica che gli dava prestigio. Quadrava.

«Quand’è l’ultima volta che è stato visto da queste parti? Veniva spesso a trovare la madre?» domandai.

Cowen si strinse nelle spalle come per scusarsi. «Non lo sappiamo. Abbiamo appena cominciato a indagare» disse. «Non abbiamo neppure ancora raccolto le impronte. Abbiamo soltanto trovato il cadavere. Sei fortunato a essere qui.»

«Sai che fortuna...»

Avevo il sospetto che la grande attenzione che i media riservavano al caso del Patriota mettesse un po’ a disagio i colleghi del New Jersey. Sembrava che tutti sapessero chi ero e mantenessero le distanze.

«Tranquillo» dissi a Cowen. «È normale che le indagini siano ancora all’inizio. Però ho qualche idea su come potremmo muoverci.»

Il ritorno del killer
titlepage.xhtml
part0000.html
part0001.html
part0002.html
part0003.html
part0004.html
part0005.html
part0006.html
part0007.html
part0008.html
part0009.html
part0010.html
part0011.html
part0012.html
part0013.html
part0014.html
part0015.html
part0016.html
part0017.html
part0018.html
part0019.html
part0020.html
part0021.html
part0022.html
part0023.html
part0024.html
part0025.html
part0026.html
part0027.html
part0028.html
part0029.html
part0030.html
part0031.html
part0032.html
part0033.html
part0034.html
part0035.html
part0036.html
part0037.html
part0038.html
part0039.html
part0040.html
part0041.html
part0042.html
part0043.html
part0044.html
part0045.html
part0046.html
part0047.html
part0048.html
part0049.html
part0050.html
part0051.html
part0052.html
part0053.html
part0054.html
part0055.html
part0056.html
part0057.html
part0058.html
part0059.html
part0060.html
part0061.html
part0062.html
part0063.html
part0064.html
part0065.html
part0066.html
part0067.html
part0068.html
part0069.html
part0070.html
part0071.html
part0072.html
part0073.html
part0074.html
part0075.html
part0076.html
part0077.html
part0078.html
part0079.html
part0080.html
part0081.html
part0082.html
part0083.html
part0084.html
part0085.html
part0086.html
part0087.html
part0088.html
part0089.html
part0090.html
part0091.html
part0092.html
part0093.html
part0094.html
part0095.html
part0096.html
part0097.html
part0098.html
part0099.html
part0100.html
part0101.html
part0102.html
part0103.html
part0104.html
part0105.html
part0106.html
part0107.html
part0108.html
part0109.html
part0110.html
part0111.html
part0112.html
part0113.html
part0114.html
part0115.html
part0116.html
part0117.html
part0118.html
part0119.html
part0120.html
part0121.html
part0122.html
part0123.html
part0124.html
part0125.html
part0126.html
part0127.html
part0128.html
part0129.html
part0130_split_000.html
part0130_split_001.html
part0130_split_002.html
part0130_split_003.html
part0130_split_004.html
part0130_split_005.html
part0130_split_006.html
part0130_split_007.html
part0130_split_008.html
part0130_split_009.html
part0130_split_010.html
part0130_split_011.html
part0130_split_012.html
part0130_split_013.html
part0130_split_014.html
part0130_split_015.html
part0130_split_016.html
part0130_split_017.html
part0130_split_018.html
part0130_split_019.html
part0130_split_020.html
part0130_split_021.html
part0130_split_022.html
part0130_split_023.html
part0130_split_024.html
part0130_split_025.html
part0130_split_026.html
part0130_split_027.html
part0130_split_028.html
part0130_split_029.html
part0130_split_030.html
part0130_split_031.html
part0130_split_032.html
part0130_split_033.html
part0130_split_034.html
part0130_split_035.html
part0131.html