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Alle 19.35 una Lincoln Navigator nera si fermò davanti alla Taberna del Alabardero, un locale molto elegante di Washington, frequentato da VIP di tutti i tipi.
Si aprirono le due portiere posteriori e quella del passeggero e scesero tre uomini. L’autista rimase alla guida. I tre erano vestiti di scuro, giacca e cravatta.
Cravatta da banchieri, pensò Denny. Non me la metterei manco al mio funerale.
«I due che sono scesi dietro. Li hai nel mirino?»
«Li ho, Denny.»
Era tutto programmato. Il compensatore di traiettoria avrebbe annullato l’effetto della forza di gravità ed eventuali correnti d’aria. Da quell’angolazione, la canna poteva sembrare un po’ troppo alta, ma il puntatore a croce avrebbe aiutato Mitch a sparare dritto dove voleva.
Denny osservava i bersagli dal proprio telescopio. La visuale era perfetta, sia per lui che per Mitch. «Tiratore pronto?»
«Pronto.»
«Vai!»
Mitch espirò lentamente e fece fuoco due volte in due secondi.
Due strisce di vapore sfrecciarono nell’aria e due uomini caddero a terra, uno sul marciapiede e l’altro contro la porta del ristorante. Una scena spettacolare: due colpi perfetti, alla base del cranio.
La gente per strada era già nel panico. Il terzo uomo si infilò di nuovo in macchina, mentre i passanti correvano di qua e di là riparandosi la testa con le mani.
Non ce n’era bisogno: la missione era conclusa. Non sarebbero stati sparati altri colpi. Mitch aveva già cominciato a smontare fucile e cavalletto, veloce come un meccanico al pit stop.
Denny si tolse l’M21, rimosse il caricatore e cominciò a mettere via tutto. Quaranta secondi dopo, scendevano per le scale diretti in strada.
«Mitch, non avevi in mente di candidarti alle prossime elezioni, vero?»
Mitch rise. «Non mi dispiacerebbe arrivare alla Casa Bianca.»
«Sei stato bravissimo. Devi essere fiero di te.»
«Lo sono, Denny. Adesso la gente non si dovrà più preoccupare di quei due delinquenti.»
«Due maiali di meno al mondo...»
Mitch grugnì e Denny lo imitò. Erano euforici, perché era andato tutto alla perfezione. I loro versi scomposti riecheggiavano per la tromba delle scale. Che figata!
«Sai chi è l’eroe, in questa storia, Mitch?»
«Siamo noi gli eroi!»
«Esatto. Abbiamo fatto tutto da soli. Siamo due veri eroi americani!»