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Kyle Craig tornò a casa in Second Street, guidando con un sorriso ridicolo stampato sulla faccia. O, meglio, sulla faccia di Max Siegel. Non riusciva a stare serio. Non si era mai divertito tanto come quel giorno in tutta la sua carriera, e in tutti i suoi travestimenti.
Tanto di cappello all’agente Jerger, che aveva notato subito il riferimento all’Alex-338. Forse allora il Bureau aveva ancora qualche cervello che funzionava...
I piccoli indizi che gli piaceva seminare qua e là erano una sua caratteristica riconosciuta, ormai, ma era la prima volta che gli capitava di essere presente nel momento in cui ne veniva individuato uno. Che emozione! Un brivido irripetibile, a dir poco. Uno sballo totale.
E un preludio ad altre sorprese. Il battibecco lungo il fiume era solo il primo colpo di quello che nel pugilato sarebbe stato definito un micidiale uno-due. Nessuno si era accorto di nulla e nessuno più di Cross ne avrebbe patito le conseguenze.
Preparati, amico mio. Il peggio deve ancora arrivare!
Kyle Craig chiuse la porta di casa e guardò l’ora. Era solo mezzanotte e mezzo. La notte era ancora lunga. C’era tutto il tempo per realizzare quello che aveva in mente di fare.