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Quella mattina, partendo da Washington con il vecchio Suburban bianco, Denny aveva visto nello specchietto laterale che dalla marmitta uscivano sbuffi di vapore, ma non ci aveva dato molto peso. Con un mezzo così vecchio e scassato, non poteva angosciarsi per ogni piccolo rumore sospetto.
Dopo tre ore e mezzo di viaggio, però, il piccolo rumore sospetto si era trasformato in un rantolo di morte: dal motore proveniva un familiare rumore sfarfallante.
Quando accostò sul ciglio della Route 70, Mitch alzò la testa dal numero di Penthouse che aveva rubato nell’ultima area di servizio in cui si erano fermati. «Cosa succede, Denny? Cos’è ’sto rumore?»
«Non senti che la guarnizione di scarico sta per saltare?» replicò Denny. Era incredibile che Mitch fosse così attento quando aveva un fucile in mano, considerando quanto era distratto tutto il resto del tempo.
Denny aprì il cofano. Gli bastò una rapida occhiata per avere la conferma di quel che già sapeva, ma aspettò di essere di nuovo in autostrada per dare la notizia a Mitch.
«Ora non agitarti, amico mio, ma il nostro vecchio Magic Bus non ce la farà a tornare a Washington. Mi sa che dobbiamo dirgli addio.»
Mitch si illuminò come un bambino. «Ho un’idea!» esclamò. «Conosco un posto dove possiamo buttarlo, Denny. Venivo sempre a caccia da queste parti. È un posto dove non va mai nessuno.»
«Veramente pensavo di lasciarlo nel parcheggio per le lunghe soste dell’aeroporto. Prima che qualcuno si accorga che nessuno torna a riprenderlo...»
Ma Mitch non volle sentir ragione.
«E dai, Denny! Per piacere...» Era seduto sul fianco e tirava Denny per la manica come un bambino capriccioso. «Buttiamolo in acqua, dai! Sbarazziamocene una volta per tutte.»
Denny pensò che non si sarebbe dovuto sorprendere: da quando erano stati fermati a quel posto di blocco, Mitch era diventato sempre più paranoico, per paura che qualcuno riconoscesse il Suburban. Denny cominciava ad averne le scatole piene.
Poteva sfruttare la situazione per tranquillizzarlo, però. Il bestione gli serviva lucido e concentrato. Forse accontentarlo si sarebbe potuto rivelare utile in futuro.
«Okay, si può fare» disse dopo un po’. «La maggior parte di questa roba è da buttare comunque. Quello che ci serve ce lo portiamo dietro. Faremo quello che farebbe qualsiasi patriota americano che si rispetti.»
Mitch aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro. «E cioè, Denny?»
«Ci prendiamo una macchina più bella. Hai mai messo in moto una macchina collegando i fili?»