97

C’era una gran folla in attesa davanti allo Sugar Bowl quando vi passai verso le undici. Quella sera c’era una band che suonava dal vivo. Era l’ultimo concerto dell’estate, ricordavo di aver letto su un volantino, una band emergente che veniva dall’Irlanda e si chiamava Gilroy Stompers, pubblicizzata come gli U2 del futuro.

Pensai che a Mary Catherine sarebbe piaciuto scatenarsi un po’.

Parcheggiai ed entrai nel quartier generale dei Bennett. Il piccolo cottage era immerso nel silenzio. Trovai Seamus addormentato davanti alla tv. Invece di svegliarlo, gli gettai addosso uno dei plaid rosa delle ragazze, poi presi il cellulare e gli scattai una foto. Fu più forte di me.

Sbirciai dentro la camera delle ragazze e sorrisi. I letti occupavano quasi tutto lo spazio disponibile. Rimasi lì un attimo, a guardarle mentre dormivano. Vederle così, quando riposavano serene, mi scaldò il cuore in un modo che solo un genitore può comprendere. Io potevo anche aver passato una giornata da schifo, ma loro avevano probabilmente archiviato un paio di bei ricordi ed erano cresciute di un altro giorno.

Chissà, forse erano addirittura diventate un po’ più forti, un po’ più capaci di affrontare questo mondo caotico che un giorno avrebbero ereditato. Lo speravo. Avevo la sensazione che, da come stavano andando le cose, avrebbero avuto bisogno di tutto l’aiuto possibile.

I ragazzi erano impegnativi, e spesso dei veri rompiballe, ma qualche rara volta ti facevano capire che ce la stavi mettendo tutta. Che stavi davvero facendo del tuo meglio.

Rasserenato da quelle riflessioni, mi diressi in cucina in cerca di una birra. Stavo aprendo una lattina di Miller High Life quando Mary Catherine entrò dal portico sul retro con una coperta e un libro.

Sul mio volto si dipinse un sorriso che divenne sempre più grande mentre la guardavo. La schiuma della birra uscì dalla lattina e mi colò sulla mano mentre io continuavo a sorridere. Non credo di poter descrivere con precisione quanto la sua vista mi rendesse felice.

Era abbronzata, raggiante, favolosa.

«Sei... una favola» dissi.

«Sì, lo so, Mike» rispose. «Sei sorpreso?»

«No. Fortunato, semmai.»

«Per cosa?»

Per la seconda volta in quella serata rimasi senza parole. Stavo veramente perdendo colpi.

«Ehi, cosa ne dici di un concerto rock allo Sugar Bowl?»

Mary mi sorrise.

Anch’io le sorrisi.

«Tu sveglia Seamus» disse. «Io mi infilo le infradito.»

Conto alla rovescia: Un caso di Michael Bennet, negoziatore NYP
titlepage.xhtml
part0000.html
part0001.html
part0002.html
part0003.html
part0004.html
part0005.html
part0006.html
part0007.html
part0008.html
part0009.html
part0010.html
part0011.html
part0012.html
part0013.html
part0014.html
part0015.html
part0016.html
part0017.html
part0018.html
part0019.html
part0020.html
part0021.html
part0022.html
part0023.html
part0024.html
part0025.html
part0026.html
part0027.html
part0028.html
part0029.html
part0030.html
part0031.html
part0032.html
part0033.html
part0034.html
part0035.html
part0036.html
part0037.html
part0038.html
part0039.html
part0040.html
part0041.html
part0042.html
part0043.html
part0044.html
part0045.html
part0046.html
part0047.html
part0048.html
part0049.html
part0050.html
part0051.html
part0052.html
part0053.html
part0054.html
part0055.html
part0056.html
part0057.html
part0058.html
part0059.html
part0060.html
part0061.html
part0062.html
part0063.html
part0064.html
part0065.html
part0066.html
part0067.html
part0068.html
part0069.html
part0070.html
part0071.html
part0072.html
part0073.html
part0074.html
part0075.html
part0076.html
part0077.html
part0078.html
part0079.html
part0080.html
part0081.html
part0082.html
part0083.html
part0084.html
part0085.html
part0086.html
part0087.html
part0088.html
part0089.html
part0090.html
part0091.html
part0092.html
part0093.html
part0094.html
part0095.html
part0096.html
part0097.html
part0098.html
part0099.html
part0100.html
part0101.html
part0102.html
part0103.html
part0104.html
part0105.html
part0106.html
part0107.html
part0108.html
part0109.html
part0110.html
part0111.html
part0112.html
part0113.html
part0114.html
part0115.html
part0116.html
part0117.html
part0118.html