42
Finii la vodka e feci qualche telefonata prima di tornare alla casa. Poiché sapevo che la povera Angela era stata portata via a piedi, misi alcuni agenti a contattare le maggiori compagnie di taxi, gli autobus e la metropolitana caso mai qualcuno avesse visto qualcosa.
Quando tornai alla casa, vidi che era arrivata la Scientifica e rimasi fuori sui gradini a coordinarmi con loro. Per qualche motivo, il rapitore aveva lasciato al padre un sacchetto contenente delle fragole e uno strano formaggio fresco. Speravo che quel pacchetto potesse fornirci delle impronte. Se quel pazzo era stato così audace da lasciare che il padre lo vedesse in faccia, era possibile che avesse commesso qualche altro errore.
Avevo appena mandato il disegnatore della Scientifica dal detective Schaller quando ricevetti una telefonata da Emily Parker.
«Ehi, Mike. Ho avuto il via libera. Il mio capo mi ha appena informato che faccio parte della task force.»
«Non potevi darmi notizia migliore, Emily» dissi. «Perché questo caso ha appena avuto un altro sviluppo.»
«Cos’è successo ancora?» chiese lei.
«A Brooklyn è appena stata rapita una bambina di quattro anni. Non so ancora come un rapimento possa essere collegato con gli altri due crimini fotocopia, ma il mio istinto mi dice che questo è il genere di stranezza che piace al nostro uomo.»
«Magari è la copia di un altro crimine del secolo. Il rapimento Lindbergh, forse?» disse Emily. «Farò qualche ricerca e porterò tutto quello che trovo in treno con me domani. Puoi venire a prendermi alla Penn Station in mattinata?»
In quel momento pensai a Mary Catherine e a come avrei potuto gestire le cose. Era come un problema di quinta elementare. Una ragazza che ti piace ti sta aspettando alla spiaggia, mentre un’altra, a Washington, sale su un treno che viaggia a centosessanta chilometri orari. Quanto tempo passerà prima che tu ti ritrovi nei guai? Non conoscevo la risposta. Ma sapevo per certo di non essere più furbo di un ragazzino di quinta elementare.
«Mike, sei ancora lì?» disse Emily.
«Sono qui, Emily» risposi. «Naturale che vengo a prenderti. A che ora arriva il tuo treno?»