65
Due squadre di detective furono subito inviate nell’ufficio economato del John Jay per controllare gli archivi degli studenti. Emily e io dovemmo rimanere in ufficio perché avevamo fissato un appuntamento per le nove e mezzo con le madri delle due vittime, Alicia Cavuto ed Elanie Morales.
Eravamo appena stati informati dalla sicurezza all’ingresso che le signore erano arrivate, quando una donna alta e allampanata che assomigliava in maniera impressionante a Caroline Kennedy entrò nella sala operativa puntando dritto verso la mia scrivania. Si chiamava Jessica Cook e non era un membro della famosa famiglia reale americana, ma l’esperta di informatica assegnata alla task force dall’Unità Reati Informatici.
«Mike, Emily, credo di avere qualcosa sulla pista del John Jay» disse. «Almeno un piccolo indizio. Venite a vedere.»
Attraversammo il corridoio di corsa e la seguimmo fin dentro il suo cubicolo nell’ufficio Reati Informatici. Appiccicato alla parete sopra il monitor accanto a un calendario di South Park c’era un disegno a pastello di un’auto della polizia in corsa con le parole MAMMA POLIZIOTTA sulla portiera.
«Da quando ho cominciato a spacciarmi per alcune persone i cui nomi figuravano sulla corrispondenza inviata a David Berkowitz, mi sono ritrovata a scavare sempre più a fondo nei siti di fan di serial killer» ci disse Jessica. «Il peggiore in assoluto è questo, chiamato DankDungeonNYC. Dopo aver detto che mi ero laureata al John Jay, ho ricevuto questo messaggio istantaneo da un nuovo amico che si fa chiamare Max Manette.»
Lessi il messaggio sullo schermo.
John Jay? Allora devi conoscere il Collezionista. Quello sì che è uno strano. Si accontenta solo del peggio. E lo paga profumatamente.
«È incredibile» disse Emily.
«Scrivi qualcosa tipo: ’Non lo vedo da anni. Cosa fa?’» le dissi.
Jessica digitò il messaggio e lo inviò.
Un attimo dopo arrivò la risposta.
Dopo che è stato licenziato, vuoi dire? Niente, che io sappia, quello schifoso fortunato! Vorrei tanto essere ricco sfondato. Basta parlare di lui. Vediamoci. Hai detto che hai foto atroci di un omicidio? Anch’io. Io ti faccio vedere le mie, tu mi fai vedere le tue. Ahahah.
«Licenziato? Lavorava là!» esclamò Emily. «Era un dipendente o un insegnante del John Jay. Non può essere altrimenti!»
«Salvati dalla Mamma poliziotta» dissi, scambiando un cinque con Jessica.