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Dopo un paio d’ore di svago nell’acqua salata, me ne tornai al lavoro nel mio ufficio all’aria aperta. Ero ancora a piedi nudi, ovviamente, e avevo i capelli bagnati, ma ora indossavo jeans e maglietta e avevo sostituito la birra con una grossa tazza di caffè.
Nonostante l’effetto stimolante della caffeina, mi ci volle parecchio per ingranare. Prima dovetti faticare per togliermi dalla mente alcune immagini indelebili. Ogni volta che chiudevo gli occhi, vedevo l’acqua scivolare sulla schiena di Mary, il suo bel volto sorridente mentre se ne stava sdraiata accanto a me sull’asciugamano, con gli occhi chiusi e qualche granello di sabbia sulle guance abbronzate.
Immagini fantastiche, le più difficili da cancellare.
Indugiare su di esse era molto pericoloso, lo sapevo. Dalla morte di mia moglie si era andato formando un grosso campo minato di sentimenti, e pensare a Mary Catherine in quel modo era come camminarci in mezzo. Ma io lo feci comunque. Ovvio. Tutti i poliziotti hanno un istinto suicida.
Ma, per quanto fosse difficile, prima o poi dovevo mettermi a lavorare sul serio. Mi sfregai gli occhi per qualche minuto, indossando la corazza, e tracannai un po’ di caffè. Poi aprii il fascicolo dell’omicidio e tornai nella terra dei morti.
Rilessi tutto con attenzione. Quello che mi interessava di più era il rapporto tra Berger e Apt. Cosa li aveva attirati uno verso l’altro? Che fosse una specie di setta, come aveva ipotizzato Emily? E due persone potevano considerarsi una setta?
Dopo un po’ Mary Catherine uscì a versarmi altro caffè. Anche lei si era cambiata, purtroppo.
«Non era necessario» le dissi, sorridendo. «Apprezzo molto che tu tenga a bada i selvaggi. A proposito, come mai c’è tanto silenzio?»
«I più grandi sono andati a vedere i fuochi d’artificio, e Seamus ha portato i più piccoli al minigolf. Sulla via del ritorno passeranno a prendere delle pizze.»
«Siamo soli? Ehi, cosa stiamo aspettando?» dissi, facendo per alzarmi. «Tu siediti, che io vado a prendere le birre.»
«Non così in fretta, lavativo. Ho mandato fuori i ragazzi perché tu potessi avere un po’ di tranquillità. Devi lavorare. Devi prendere la persona cui stai dando la caccia, così potrai davvero goderti ciò che resta di questa vacanza. Arrivati a questo punto, voglio che tu lo prenda anche solo per poter avere un po’ di quiete. Solo a guardarti mi sembra di lavorare.»
«Perché sei così buona con me?» dissi.
Il suo sorriso illuminò il portico.
«Sai, è strano. Anch’io continuo a chiedermi la stessa cosa» rispose.
Riluttante, me ne tornai alla mia pessima lettura. Mentre esaminavo i fascicoli con attenzione, mi rammaricai ancora di non essere riuscito a tenere la stampa all’oscuro della morte di Berger. Se Apt aveva davvero subito un lavaggio del cervello, avremmo potuto usare i media per attirarlo in una trappola.
Ma forse non tutto era perduto, riflettei. E se avessimo organizzato una specie di servizio funebre in sua memoria? Magari in Central Park, di fronte al suo palazzo. Un’occasione per parenti e amici, se ne aveva, di rendergli omaggio.
Qualche minuto dopo sentii suonare il telefono in cucina. Non volevo sapere chi fosse. Il commissario, probabilmente. Qualche pezzo grosso, senza dubbio, pronto a scaricarmi addosso altre responsabilità o altre punizioni. Non volevo né le une né le altre.
Mi sbagliavo. Era molto peggio.
«È quella donna dell’FBI» disse con freddezza Mary Catherine dalla soglia.
Mi tirai su a sedere di scatto come se fossi stato sorpreso a fare qualcosa di male.
«Ah» dissi. Mi ero dimenticato che le avevo dato il numero della casa al mare nel caso la batteria del mio cellulare fosse morta.
«Rispondi, Mike» disse Mary Catherine. «Non la smette di parlare. ’C’è Michael? Posso parlargli, per favore? Parlo con Mary Catherine?’»
«Pronto?» dissi, rientrato in cucina.
«Spero di non averti disturbato, Mike.»
«Non pensarlo neanche» risposi. «Cosa c’è, Emily?»
«Sai che non riuscivamo a trovare Apt in nessun database? Be’, credo di aver scoperto perché. Ho appena ricevuto una telefonata da un amico che lavora alla Joint Terrorism Task Force. Una sua cugina potrebbe avere informazioni su Apt. Vuole organizzare un incontro per lunedì.»
«Perché sua cugina non può dirci tutto per telefono?»
«Lavora nell’Intelligence, Mike. Come se questo caso non fosse già abbastanza strano. A quanto pare, adesso c’entra pure la CIA.»