69
Vermi, no, aveva ragionato la perpetua.
Alòra i diàoi!
Nella sua esperienza i vermi davano insonnia, prurito là dove il sole non batteva mai e mettevano fame.
È vero che il prevosto quella notte non aveva dormito mica tanto, (se fosse stato per il prurito in quel posto la Rebecca non poteva certo saperlo) ma era un dato di fatto che la sera prima non aveva mangiato un accidente, come quando iniziava certi suoi periodi di digiuno per, le aveva sempre detto, allontanare le tentazioni dei diavoli.
Un diavolo in corpo effettivamente il signor prevosto l’aveva, ma avrebbe preferito i vermi e la conseguente cura a base di aglio cui già s’era sottoposto in anni passati.
Perché era sicuro che se lui ne aveva addosso uno solo, non appena avesse capito come stavano realmente le cose, un’intera legione di diavoli avrebbe preso d’assalto la Stampina, andando ad abitarne ogni capello e predisponendola così a una guerra dalla quale nemmeno lui sarebbe stato risparmiato.
Era solo questione di tempo prima che un’altra guerra, oltre a quella che era già in corso sull’Isonzo, cominciasse.
Per intanto un po’ di tempo serviva a lui per prepararsi convenientemente alla battaglia e allestire qualche difesa contro l’inevitabile offensiva che la Stampina avrebbe scagliato contro di lui.
Cosa poteva inventarsi per giustificare la cattiva riuscita della missione?
Doveva temporeggiare onde riflettere.
Quindi, per intanto, era meglio che si desse malato per qualche giorno.
Circa la malattia, doveva essere qualcosa che lo tenesse alla larga dal consesso umano per quel po’ di tempo che gli serviva senza peraltro scatenare troppe fantasie.
I vermi, ad esempio.
Sì, i vermi andavano bene.
Lo disse alla perpetua.
«Mi sa che mi sono preso i vermi.»
«Ma davvero?» chiese quella, tono incredulo.
«Perché» ribatté il sacerdote, «un prete non può prendere i vermi?»
«No, no, se le dìs lùu» fece Rebecca.
Tanto non ci credeva.
E quando il prevosto la mise al corrente che per un paio di giorni avrebbe affidato tutto al coadiutore mentre lui non voleva essere disturbato, fu certa di essere nel giusto.