Capitolo 98

«Va bene, passami Dawson», disse Kim dopo che ebbe finito di parlare con Stacey. L’agente l’aveva aggiornata sugli spostamenti dell’assassino, che spesso era risultato trovarsi nelle vicinanze delle strutture di Marianne.

Ormai la cosa non la sorprendeva. Sia Carl che Curt si occupavano della manutenzione di tutte le case d’accoglienza.

«Allora, Dawson, voglio che ti metta al lavoro sulle filastrocche. Dobbiamo tentare di anticipare le mosse dell’assassino. Devo scoprire dove avverrà il prossimo omicidio. Non mi importa se le tue teorie sono stravaganti, da qualcosa dobbiamo pur partire. Dal canto mio, l’unica cosa che posso dirti è che la nostra vittima è un medico».

«Va bene, capo. Ci darò dentro».

Kim percepì la stanchezza nella sua voce, ma non poteva permettere che un altro uomo perdesse la vita se lei poteva impedirlo. «Grazie, Dawson», riuscì a dire.

«Non c’è problema, capo. Stacey vuole dirti un’altra cosa».

Kim dovette complimentarsi con l’agente: aveva già un indirizzo.